Oltre all’assessore Emma de Capoa, sono intervenuti alla serata il regista Gianfranco Pannone, Ambrogio Sparagna, che dopo il film è stato protagonista dello spettacolo ‘Taranta d’Amore’ in Piazza della Repubblica, e Federico Pommier.
“Sono felice di aver potuto portare questo film-documentario a Campobasso. Un lavoro che condivido con Ambrogio Sparagna. Nel film c’è un documento importante degli anni ’50, che racconta i Misteri di Campobasso, uno dei primi a colori della storia del cinema italiano. Sono rimasto sorpreso da questa festa diversa dalle altre, nella quale i protagonisti sono i bambini sospesi in aria. I festeggiamenti per il Corpus Domini a Campobasso sono un unicum in Italia, perché, generalmente, la devozione è per un Santo. I Misteri, invece, rappresentano più Santi. Possiamo dire che si tratta di una comunità nella comunità. E questa festa religiosa riveste ancor più importanza, perché col tempo si è perso il senso della comunità”.
“Una ricchezza suggestiva e qualcosa di unico una sfilata rappresentativa di un modo diverso di pensare la devozione, in maniera corale e trasversale dal punto di vista delle generazioni, spesso adulte e anziane. I Misteri, invece, hanno nei bambini i propri protagonisti. È un fatto straordinario, suggestivo e dolce, per certi aspetti fuori dall’elemento tradizionale comune”.
Ambrogio Sparagna, insieme all’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, dopo il film, è stato protagonista di un concerto in Piazza della Repubblica, ‘Taranta D’Amore – La notte del gran ballo’.
“Un grande concerto dedicato alla musica del canto popolare – ha evidenziato Sparagna – Non è la prima volta che vengo in Molise, una regione che amo e nella quale torno sempre molto volentieri”.
“Per l’inizio di questa bellissima e affascinante festa abbiamo deciso di presentare in anteprima in Molise questo film-documentario, un viaggio attraverso la devozione della religiosità nei territori della Penisola, attraverso gli archivi dell’Istituto Luce e di altri archivi italiani. Si tratta di un film affascinante, perché racconta la nostra storia culturale e religiosa, attraverso passi e scritti di scrittori, come Pasolini e Silone. L’autore di ‘Lascia stare i Santi’, Gianfranco Pannone, è tra i più bravi documentaristi italiani”.
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