Quelli furono i giorni più tristi della storia capracottese. “Si tratta – sottolinea il sindaco Candido Paglione – di un momento che abbiamo fortemente voluto perché sappiamo bene che solo coltivando la memoria possiamo dare il nostro contributo alla conoscenza, unico antidoto a modi di pensare e di fare che pensavamo archiviati e che invece non sono sconfitti. Ma sappiamo anche che la memoria, sia pure tragica, è uno degli elementi in grado di tenere coesa e viva una comunità, come quella che da anni mi onoro di rappresentare, che proprio grazie alla coesione ha saputo superare momenti drammatici”.
Prima del convegno, alle 15, è prevista la cerimonia di deposizione delle corone davanti alle lapidi che ricordano i caduti della Grande Guerra e nel luogo dove avvenne la barbara fucilazione dei fratelli Fiadino. Sarà anche scoperta una lapide che riporta l’esortazione di Papa Francesco, tratta dall’omelia pronunciata presso il Sacrario di Redipuglia: “La Guerra è una follia… mai più guerre”.
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