È la protesta del sindaco Candido Paglione, che aggiunge: “Non basta, evidentemente, affiggere quei mini-avvisi – più pizzini che avvisi – in posti a dir poco improbabili. La foto lo testimonia, chi è in grado di leggerli? Questi servizi (luce, gas, e così via) – è il caso di ricordarlo – benchè siano in mano a società private restano a tutti gli effetti servizi pubblici, essenziali e anzi indispensabili. Che non possono essere gestiti in questo modo approssimativo”.
I disagi, sottolinea il primo cittadino, “sono evidenti anche perché, a qualcuno potrà sembrare strano, ma anche a Capracotta ci sono persone che lavorano in smart working e aziende e professionisti che usano internet. Ironia a parte, una volta l’informazione su queste interruzioni veniva affidata ai cosiddetti banditori, non penso affatto che bisogna tornare a quei tempi ma è alquanto paradossale che nell’epoca della comunicazione capillare non si sia in grado di trovare forme efficaci e tempestive per comunicare un disservizio di questa portata e ci si affidi ad un micro volantino mal posizionato”.
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