La famiglia dell’assistito ha infatti un ruolo fondamentale nell’integrare, accompagnare e rendere concreti i programmi di assistenza sociosanitaria territoriale rivolti alla persona con grave disabilità”, ha dichiarato Gianluca Cefaratti, assessore regionale e coordinatore vicario della Commissione Politiche sociali della Conferenza delle Regioni, nel corso dell’audizione sulle “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare” presso la XII Commissione Affari sociali della Camera.
“Sono da promuovere e garantire – afferma Cefaratti – sia tutele previdenziali, agevolazioni fiscali e facilitazioni nell’ambito lavorativo, che la possibilità di riconoscere la funzione di caregiver familiare, nominata direttamente dalla persona disabile, anche ai non conviventi che intendano fornire sostegno e aiuto a più persone. E’ importante altresì il ruolo dei servizi territoriali socio-sanitari nel riconoscere i caregiver e garantire la continuità assistenziale; il coinvolgimento dei servizi territoriali di prossimità, infatti, consente una presa in carico più efficace e responsabile, sostenendo la continuità nei rapporti tra caregiver e persona assistita. Infine, vista l’esiguità dell’attuale Fondo per la Disabilità, le Regioni esprimono preoccupazione sulle risorse necessarie ad assicurare in modo adeguato le facilitazioni e le agevolazioni previste dalle presenti norme anche per le successive annualità”.
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