GUGLIONESI (CB) – Carmine “Charles” Pirro nacque, il 16 luglio del 1898, a Guglionesi, al n. 17 di via Taverna Vecchia, da Francesco (figlio di Giuseppe Nicola e Teresa Mattiani) e Filomena Totaro. La vita, a quel tempo, non consentiva grandi possibilità nel piccolo centro molisano. Così Carmine, insieme ad altri due fratelli (uno di questi potrebbe essere stato Francesco Antonio nato nel 1900 e morto nel 1943), decise di emigrare.
Le proposte più allettanti arrivarono dal Canada che, in quegli anni, aveva estrema necessità di nuova manodopera. I fratelli Pirro risposero in maniera convinta e partirono. Nel 1921, navigando sulla “SS Caserta”, giunsero nel porto di “Saint John” sito nella omonima cittadina, Contea di New Brunswick, in Canada.
Sul registro della nave, Carmine, dichiarò di essere un “panettiere” e che andava in Canada per raggiungere dei parenti. In effetti Carmine, all’inizio, lavorò in una panetteria e, solo successivamente, alla costruzione di una ferrovia. Poi, attratto da migliori guadagni, decise di andare a lavorare alla costruzione dell’imponente “Canale di Welland” (“Welland Ship Canal”) che, in maniera navigabile, doveva collegare il lago Ontario al lago Eire. Qui lo iniziarono al lavoro di “Driller” (un trivellatore uso anche all’utilizzo del martello pneumatico).
Un impegno duro, sacrificato e rischioso ma ben pagato. La costruzione del “Welland Ship Canal” lasciò una striscia del sangue di centinaia di lavoratori. E tra questi, purtroppo, nel triste elenco ci fu anche il nome di Carmine “Charles” Pirro.
Era l’8 ottobre del 1926 quando si consumò la tragedia. Carmine notò che un tirante bloccava l’albero rotante attorno al quale stava lavorando. Decise di poterlo liberare lui stesso. Spense il trapano ma non il motore elettrico (alcuni colleghi negarono che Carmine avesse compiuto questa leggerezza) Così mentre tentava l’operazione, a otto metri da terra, i suoi vestiti rimasero impigliati all’albero rotante e il suo corpo fu inesorabilmente schiacciato.
Per rimuovere il corpo, oramai senza vita, occorse del tempo. Fu certamente una orribile morte. Il giorno dopo, il 9 ottobre, il “St. Catharines Standard”, uno dei più importanti giornali dell’Ontario, titolò: “Expert Driller Killed on the Ship Canal”. La successiva ispezione stabilì, a garanzia della potente proprietà la “Peter Lyall & Son Company”, che la morte era puramente accidentale.
In realtà in quei cantieri la sicurezza sul lavoro era assolutamente carente. Il corpo di Carmine riposa, assai lontano dalla sua Guglionesi, nel “Victoria Lawn Cemetery” situato, nella città di St. Catharines, proprio accanto al Canale di Welland.
A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”
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