TORREMAGGIORE – È terminata con il risultato di 4 a 0, la penultima partita del Campionato regionale di Prima categoria, girone C, tra il Torremaggiore Calcio e la Polisportiva Kalena 1924 disputata domenica 28 aprile a Torremaggiore. Risultato che non fotografa, però, il gioco in campo. La sconfitta così pesante, infatti, va un po’ stretta alla Kalena che probabilmente non meritava un finale così umiliante.
Il Torremaggiore, al primo minuto, va subito in vantaggio ed è intenzionato a “vendicare” la sconfitta dell’andata che interrompeva la loro striscia di risultati positivi consecutivi di 11 partite, dall’inizio del campionato. Gli ospiti si demoralizzano e subiscono il gioco avversario che ne approfitta e raddoppia al 20° minuto. Il primo tempo si chiude così con il doppio vantaggio dei padroni di casa.
Nella ripresa, la Kalena torna in campo più determinata e si spinge in avanti senza mai però concretizzare. Dagli spalti, tra l’altro, un gruppo di facinorosi tifosi locali rivolge, in più occasioni, cori razzisti nei confronti dei ragazzi di colore della Kalena che non raccolgono la provocazione e continuano a giocare. Anche l’arbitro lascia proseguire senza sospendere la gara. Per una serie di coincidenze sfortunate per la Kalena, comunque, i pugliesi segnano il terzo gol all’80° e, 4 minuti dopo, anche il quarto.
Dopo i quattro minuti di recupero, l’arbitro fischia la fine delle ostilità e manda tutti sotto la doccia. I tifosi sugli spalti iniziano a riprendere i cori contro i giocatori della Kalena che stanno rientrando negli spogliatoi e terminano solo quando la carovana delle auto dei Kalendini, sotto gli insulti e il lancio di oggetti, si avvia a lasciare i parcheggi per far ritorno a casa sotto gli occhi del Commissario di campo che prende nota.
“Tre punti persi meritatamente – dichiara Maurizio Anzivino allenatore della Kalena – non con questo risultato però. Siamo andati a Torremaggiore con una formazione rimaneggiata per via di numerose assenze di titolari. Avevamo avuto sentore che il Torremaggiore voleva riscattare la sconfitta dell’andata e ci siamo fatti intimorire dagli insulti e dalle provocazioni. Non abbiamo giocato al massimo delle nostre possibilità e siamo stati sfortunati in un paio di occasioni. Peccato per l’accoglienza poco rispettosa dei nostri giocatori di colore, non ci era mai capitato nel campionato come non ci era mai capitato il lancio di oggetti mentre tornavamo a casa. Sono episodi che nulla hanno a che fare con il calcio e con lo sport in generale e vanno stigmatizzati. I violenti sono nemici dello sport e devono essere tenuti lontani. Non avendo guadagnato punti, usciamo dalla zona playoff con un po’ di rammarico. Archiviamo però questo episodio e ci prepariamo all’ultima giornata del campionato che ci vedrà affrontare i primi della classe di Montefalcone del Sannio davanti al nostro pubblico”.
Ultimo appuntamento per la Kalena in Campionato, sarà domenica 5 maggio, in casa, contro la Maronea.
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