“Quanto alle obiezioni sollevate circa l’impossibilità di cancellare quella parte dell’articolo in ragione dell’articolo 10 della Costituzione, che prevede la tutela giuridica degli stranieri residenti su suolo italiano – prosegue Bruno – è evidente che queste sono o strumentali, o frutto di confusione da parte di chi le ha avanzate: la proposta non mirava a ledere i diritti di alcuno, ma a chiarire che il Comune ha il dovere di tutelare l’accoglienza e l’integrazione dei soli titolari del diritto di asilo, e non di generici ‘immigrati’, norma che di fatto va a sostenere l’accoglienza-business e l’arrivo sul nostro territorio di soggetti che in base alle norme vigenti non hanno diritto a rimanere in Italia. Ora, che la sinistra, favorevole all’accoglienza indiscriminata, possa opporsi ad una definizione più stringente degli stranieri titolari del diritto all’accoglienza è anche comprensibile, ma che ad opporsi siano stati esponenti di partiti e movimenti di centrodestra dimostra come evidentemente la battaglia sovranista sposata di recente debba rimanere confinata agli slogan, come ‘Prima gli Italiani’ pronunciati in occasione delle campagne elettorali per accaparrare voti, per essere poi dimenticata una volta ottenuta la poltrona. Da parte nostra, come CasaPound Italia continueremo a portare avanti la battaglia contro l’accoglienza-business e le conseguenze nefaste dell’immigrazione incontrollata, intrapresa fin dall’inizio del fenomeno”.
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