Castellitto è molto legato al Molise: qui ha trascorso alcuni giorni di vacanza anche la scorsa estate e ha girato parte di uno dei suoi film di maggiore successo, “Non ti muovere”. L’adattamento teatrale in scena domani al Savoia si rifà, proprio come “Non ti muovere”, a un romanzo del 2004 di Margaret Mazzantini, scrittrice e moglie di Castellitto e viene riportato in scena dall’attore dopo vent’anni dal suo esordio.
Sul palco una storia di ordinaria diversità di un uomo, un senzatetto (Zorro, come il suo cane perduto da bambino) che sceglie di vivere ai margini della società ma, proprio per questo, riesce a vedere con maggiore lucidità la vita delle persone normali; il risultato è un monologo tragicomico ed emozionante, interpretato dall’attore. Castellitto torna a interpretare quel vagabondo – un antieroe con un nome da eroe – che ripercorre la sua storia e le scelte che lo hanno portato a vivere sulla strada; nel mentre riflette sul significato della vita, capace di restituire attraverso una sorta di “filosofare” allegro e indefesso il “sale della vita”, la complessità e l’imprevedibilità dell’esistenza.
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