Nel pomeriggio di ieri, i militari dell’Ispettorato, coadiuvati dalla Stazione Carabinieri di Castropignano, effettuavano attività ispettiva in una azienda agricola ivi insistente, dedita all’allevamento di animali da cortile.
All’atto del controllo, si accertava la presenza di due lavoratori privi di regolare contratto, che espletavano attività lavorativa “in nero” e uno dei due è risultato essere di nazionalità Albanese e già espulso dal territorio nazionale nel lontano 2006, tutt’ora irregolare in Italia e privo di documentazione attestante la sua posizione di straniero.
I successivi accertamenti esperiti dai Carabinieri sul luogo di lavoro, hanno fatto emergere una situazione di irregolarità che ricomprendeva i periodi di riposo giornaliero, il riposo settimanale e una serie di violazioni – non secondarie – di norme in materia di sicurezza e igiene sul luogo di lavoro.
Per la gestrice dell’attività, una 46enne residente in provincia, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per aver impiegato manodopera straniera sprovvista del regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro, deferimento che avveniva in concorso con un 52enne del posto che materialmente conduce l’attività di allevamento.
Ulteriori accertamenti facevano emergere la posizione di un 46enne della provincia di Foggia, già noto per medesime violazioni di natura penale, quale figura cardine per il reclutamento della manodopera straniera irregolare da destinare alle attività lavorative che ne facciano richiesta.
Oltre all’assenza dei requisiti minimi igienico sanitari in cui i lavoratori erano costretto a vivere, venivano accertate diverse inadempienze in capo alla titolare dell’allevamento in materia di lavoro attinenti al D. Lgs. 81/200 (Obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro; informazione sui rischi per la salute del lavoratore; formazione dei lavoratori sulla sicurezza e sui rischi per la salute), seguiranno sanzioni di natura amministrativa.
Analogo controllo i Carabinieri del NIL lo hanno eseguito in una azienda agricola in agro di Campomarino, coadiuvati dai Carabinieri della locale Stazione, dove i lavoratori impiegati “in nero” era ben quattro e tutti extracomunitari irregolari. Per il titolare, oltre al deferimento per il mancato rispetto della normativa in tema di sicurezza sul luogo di lavoro, è scattata anche la sospensione immediata dell’attività.
Infine, sempre in tema ambientale, un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile di Bojano, procedeva al controllo di un furgone – ancora nel Comune di Castropignano – accertando che il conducente, un 61enne della Provincia di Campobasso, trasportava materiale ferroso del tipo rifiuti, senza aver compilato il previsto formulario identificativo. Dal controllo discendeva una sanzione amm.va di 516,00 euro.
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