“La norma – spiega la Confederazione – trasforma in legge il piano operativo sanitario 2016-2018 adottato dal commissario ad acta, il Presidente della Giunta Regionale del Molise, con un proprio provvedimento amministrativo”.
“Tale decisione – denunciano – toglie al Molise e ai molisani il sacrosanto e democratico diritto di decidere sul modello di sanità più adatto per il territorio, affidando ad una sola persona la scelta di quale servizio sanitario meglio risponde ai bisogni dei cittadini. In più – aggiungono Cgil nazionale e Cgil regionale – impedisce ricorsi al TAR a difesa dei potenziali diritti che il piano regionale potrebbe negare”.
“Con la logica del mercato e dei tagli lineari sul servizio pubblico – concludono – si sposta sempre di più verso il privato ciò che lo Stato, come è scritto nella nostra Costituzione, deve garantire ai cittadini tutti”.
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