Un Vademecum per conoscere meglio questa patologia che può evolvere in un vero e proprio tumore
ROMA – La cheratosi attinica, una patologia della pelle poco conosciuta, ma molto diffusa, e che, se non trattata in tempo, può evolvere in un vero e proprio tumore cutaneo. E’ questo il tema di una campagna di comunicazione di Senior Italia FederAnziani, rivolta in particolare ai senior, che attraverso i canali di comunicazione della federazione della terza età intende sensibilizzare la popolazione over 60 sull’importanza del conoscerla meglio. Al centro della campagna anche un vero e proprio Vademecum, che permette di sapere che cos’è, quali sono i sintomi, come viene trattata, i rischi e l’importanza di sottoporsi a uno screening tramite una visita dermatologica per prevenirla e consentire una diagnosi precoce.
La cheratosi attinica è una patologia che colpisce generalmente le zone del corpo più esposte al sole, come viso, cuoio capelluto, braccia e dorso delle mani, dove si formano una o più macchie o lesioni di aspetto secco, ruvido o squamoso, talvolta in rilievo, di colore rosso, marrone, bianco o rosa. Lesioni che, nel tempo, possono evolvere in una forma invasiva di tumore cutaneo: il carcinoma a cellule squamose o spinocellulare (SCC). Detta anche “cheratosi solare”, è causata dai raggi ultravioletti del sole, che provocano danni profondi all’epidermide, ma in un arco di tempo molto lungo. Per questo è più diffusa tra le persone che per lavoro o per hobby trascorrono sotto il sole tante ore al giorno per tanti anni della loro vita, senza protezione solare né abbigliamento idoneo, e per questo è anche particolarmente diffusa tra le persone anziane.
Riconoscerla è fondamentale per intervenire prima che possa eventualmente mutare in un cancro vero e proprio. Si può presentare nella forma di una o più piccole lesioni ruvide o secche, oppure una o più macchie rossastre, rosate o marroncine, piatte o sporgenti, o ancora come una zona della pelle più scura e spessa, come una crosta, o come una o più escrescenze squamose. Di solito le lesioni da cheratosi attinica non sono fastidiose; in alcuni casi, però, possono essere pruriginose, dare una sensazione di bruciore e persino sanguinare. Una visita dermatologica, una volta notati sintomi come questi, consente di individuarla presto e prevenire quindi l’eventuale insorgere del carcinoma a cellule squamose o spinocellulare (SCC), un tumore maligno invasivo, che può essere la conseguenza più grave di una cheratosi cutanea non curata.
Circa il 10% delle lesioni della pelle si trasforma in cancro nell’arco di 10 anni. Inoltre tutta la porzione di pelle intorno alla lesione, anche se apparentemente intatta, diventa o può diventare “campo di cancerizzazione”, quindi a sua volta a rischio di tumore. Fondamentale è una diagnosi precoce. A seguito di una diagnosi di cheratosi attinica, il dermatologo stabilisce il tipo di cura adatto in base alla grandezza, al numero delle lesioni, all’età e alle condizioni di salute generali. Si può optare per asportare la lesione con il bisturi, con il laser o altre tecniche, ma in molti casi è sufficiente usare farmaci topici da applicare sulla parte di pelle colpita e su tutta l’area circostante, così da prevenire il rischio del cancro. Più precoce è la diagnosi e più semplice è la cura.