REGIONE – La CISL del Molise, con profondo dolore e commozione, ricorda Papa Francesco, una guida spirituale e umana straordinaria, che ha illuminato il cammino della giustizia sociale e della solidarietà. La sua scomparsa ci invita a riflettere sul grande valore che ha donato al mondo e sull’impegno che ci lascia in eredità.
“La visita di Papa Francesco in Molise nel 2014 è stata per noi un momento indimenticabile. Con le sue parole, ci ha insegnato che il lavoro non è solo un mezzo per portare il pane a casa, ma è soprattutto dignità, speranza e motivo di orgoglio per ogni essere umano. Questo messaggio è particolarmente importante per una terra come il Molise, dove il lavoro è spesso sinonimo di sacrificio e dedizione”, lo dichiara Antonio D’Alessandro, segretario della CISL del Molise.
La sua presenza accanto agli ultimi, durante il pranzo nella mensa dei poveri, ha rappresentato una testimonianza viva e concreta di cosa significhi solidarietà. “Il gesto di Papa Francesco ha ricordato a tutti noi che la grandezza sta nel servizio, nell’umiltà e nel rispetto verso chi vive ai margini. È un messaggio che non dobbiamo mai dimenticare,” afferma Antonio D’Alessandro.
Il rapporto tra Papa Francesco e la CISL è stato sempre speciale e significativo. Prima del congresso del 2017, il Santo Padre accolse una delegazione della CISL e ci offrì indicazioni preziose: il sindacato deve dare voce a chi non ce l’ha e vigilare sulle mura della città del lavoro. Inoltre, Papa Francesco ci ha ricordato che il capitalismo fatica a comprendere il valore del sindacato, ma proprio per questo dobbiamo continuare a lottare con forza e convinzione. “La CISL del Molise ha fatto sue queste indicazioni, impegnandosi costantemente nelle periferie, siano esse geografiche o esistenziali, per dare sostegno e dignità a chi vive situazioni di marginalità”, specifica Antonio D’Alessandro.
Quest’anno, proprio nell’anno del nostro congresso, Papa Francesco ci lascia. La sua scomparsa ci sfida a portare avanti il suo messaggio, a continuare a lavorare per una società che sappia accogliere, rispettare e valorizzare ogni persona, indipendentemente dalla sua condizione. “Con immenso dolore, ma anche con grande determinazione, promettiamo di proseguire su questa strada, facendo della dignità del lavoro e della solidarietà la nostra missione. Guardiamo al cielo, sentendo il suo spirito vicino, e giuriamo di non deludere la fiducia che ha riposto in noi”, conclude Antonio D’Alessandro.