I diversi avvenimenti meteo avversi, scrive Coldiretti, “hanno flagellato tutte le coltivazioni; in particolare, le cronache parlano di vigneti distrutti dalla peronospora, di frutteti ed ortaggi allagati nei campi, di grano allettato, foraggio per gli animali irrimediabilmente perduto. L’ondata di calore africana è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo 2023, che ha visto imperversare una grave siccità, seguita da precipitazioni violente ed abbondanti, e infine il caldo torrido di luglio”.
Coldiretti ha fin da subito chiesto alla regione Molise di avviare le procedure per la delimitazione del territorio danneggiato e per la valutazione dei danni, al fine di poter ottenere, dal Ministero dell’Agricoltura, il riconoscimento dello stato di calamità naturale. In tal modo “potranno essere attivate le diverse misure a sostegno delle imprese agricole danneggiate. E’ necessario però far presto, accelerando al massimo i controlli e le istruttorie di competenza degli uffici regionali. In proposito Coldiretti è a conoscenza che il lavoro si sta svolgendo e l’auspicio è che si possa concludere il tutto velocemente”.
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