Le nuove linee di indirizzo ad integrazione della Politica Comune volute dal Commissario alla Pesca ed all’Ambiente Virginijus Sinkevicius – spiega Coldiretti Impresa Pesca – prevedono, infatti, un pacchetto di misure che preoccupano gli operatori. Si tratta di provvedimenti di grande impatto come l’eliminazione degli attrezzi più produttivi e le restrizioni delle aree di pesca fino al 30% degli spazi attualmente fruibili, in un arco temporale peraltro brevissimo, con scadenze ravvicinate nel 2024, 2027 per concludersi nel 2030.
“L’UE – afferma Giovanni Spinelli, Segretario regionale di Coldiretti Impresa Pesca Molise – ci chiede di smantellare l’attuale sistema in brevissimo tempo, senza prevedere nemmeno sostegni per la ristrutturazione del settore e la riconversione della flotta, che dovrebbe abbandonare il sistema a strascico. Riteniamo – prosegue Spinelli – che cambiamenti del genere distruggeranno in breve tempo il mercato ed il sistema produttivo nazionale, e ovviamente locale, agevolando le importazioni di pescato da Paesi esteri che è già oggi elevato. Una vera e propria mazzata – conclude il Segretario di Coldiretti Impresa Pesca – che per gli operatori del settore va ad aggiungersi all’enorme aumento dei costi di gestione che ormai da troppo tempo gli operatori della pesca sopportano”.
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