La Lallitto stigmatizza il “gesto insensato di 6 persone che mette la comunità di Casacalenda nel caos e nelle mani del commissario. Probabilmente la mia totale abnegazione, l’impegno e quanto ho fatto è stato apprezzato da molti ma non dalle uniche persone che avevano l’impegno di lavorare per questo paese. E che se ne erano assunti la responsabilità davanti all’intera comunità. E non davanti a me”. L’ormai ex sindaca di Casacalenda attacca la minoranza “che non ha mai fatto una proposta in un anno e mezzo, non ha perso occasione per gettare fango sul mio impegno e sui risultati raggiunti. E ora dimostra la totale mancanza di oggettività di giudizio, rassegnando in gruppo dimissioni senza ragione di causa. Pertanto non è degna di considerazione”.
Per quanto riguarda i consiglieri di maggioranza, “dovranno rispondere non a me ma a voi. Non ne hanno parlato con me delle loro intenzioni, dei loro progetti; mi hanno pugnalata alle spalle firmando le dimissioni senza mai mai mai mai mai parlarmene. Atteggiamento vigliacco e che dimostra la non totale contezza dell’importanza dell’incarico che stavano ricoprendo”.
Tuttavia la Lallitto non si arrende: “Non chiudo qui la mia esperienza politica perché rimetterò il giudizio ancora a voi. A voi, Casacalendesi, per cui ho spaccato la mia famiglia, per cui ho separato padre e figlia, per cui ho lasciato il mio lavoro e gli amici… Ma ancora di più a voi a cui ho dedicato anima e cuore portando progettazione, novità, freschezza, attenzione, comunicazione, confronto, contatto. A voi a cui ho dedicato un anno e mezzo della mia vita a provare a migliorare la vita di paese… Il tutto con personale ridotto all’osso e centinaia di problemi da risolvere da cui non mi sono mai tirata indietro. Mai mi avete incontrata senza sorriso e mai mi vedrete così”.
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