Comitato direttivo del Progetto europeo sul Pescaturismo riunito a Termoli

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Nel pomeriggio di ieri l’incontro tecnico dei partner internazionali del Progetto europeo sul pescaturismo tra cui l’Aast

TERMOLI – Si è riunito, ieri pomeriggio, a Termoli il Comitato direttivo del Progetto europeo sul Pescaturismo: Tourismed Plus, di cui l’Aast è partner. Presenti con l’Aast che ha organizzato la “due giorni”, gli ospiti internazionali: i rappresentanti della Fondazione Porto di Valencia, lead partner dell’Interreg, la società italiana Prism, la cooperativa Petra Patrimonia Corsica per la Francia, i due comuni Neum e Ulcinj.

Durante il “meeting” di coordinamento, terminato nel tardo pomeriggio, si è discusso dell’andamento del progetto, in particolare della gestione delle attività, dei risultati raggiunti e della parte finanziaria di Tourismed Plus.

L’incontro tecnico è iniziato con la presentazione dell’ente capofila, la Fondazione del Porto di Valencia ed è proseguito con l’illustrazione delle attività svolte dagli altri ospiti: Petra Patrimonia Corsica, l’Aast, la Prism, Ulcinj (Montenegro) e Neum (Bosnia).

La prima giornata della conferenza conclusiva di Tourismed Plus proseguirà in serata con la “Study visit” che si svilupperà tra il Borgo antico e il porto di Termoli. Un pescatore della Marineria termolese illustrerà le tecniche di pesca e guiderà gli ospiti internazionali nel mercato ittico della città spiegandone l’attività.

L’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo ha coinvolto in Tourismed Plus numerose realtà locali: l’Associazione Armatori del Molise con i propri iscritti, le associazioni di categoria: Federcoopesca e Agci Molise, Franmarine, altri organismi come l’Associazione APS Crea, la Turismol, il Flag Costa dei Trabocchi per il comune di Fossacesia.

Domani mattina, a partire dalle 10, prenderà il via la Conferenza conclusiva presso la Cala Sveva con l’illustrazione dei risultati raggiunti. Sarà presente l’Assessore regionale al Turismo Vincenzo Cotugno.

Il Progetto europeo sul pescaturismo nasce nell’ottica di un “turismo responsabile”, mira alla salvaguardia dell’habitat marino e allo sviluppo di un modello in grado di superare quelle normative che rappresentano il “collo di bottiglia” di questa forma di turismo esperienziale e che non ne permettono uno sviluppo adeguato.