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Commissioni consiliari a Isernia, polemica tra Kniahynicki e Bruno

Eugenio Kniahynicki

ISERNIA – Polemica a distanza tra l’assessore alla Cultura di Isernia, Eugenio Kniahynicki, in quota Fratelli d’Italia, e la consigliera comunale di Casapound Francesca Bruno. Quest’ultima protesta riguardo la ripetuta mancata convocazione della seduta della quarta commissione consiliare. Scrive Kniahynicki:

“Le commissioni consiliari consultive permanenti sono, come facilmente (sic!) intuibile dal nome, commissioni di consulto da convocare solo per esprime un parere su argomenti da trattare successivamente in consiglio. Qualcuno le vorrebbe convocate giornalmente, anche senza che ce ne sia un reale motivo, presumibilmente per attingere al gettone di presenza a cui hanno diritto i commissari. 30 euro a convocazione. 150 a settimana. 600 al mese. 7200 l’anno. Da moltiplicare per gli 8 consiglieri fa 57600 euro. Di soldi pubblici pagati dai contribuenti. Praticamente uno stipendio per un “lavoro” da un paio di ore a seduta! Ma vi racconteranno che lo fanno per i cittadini… allora perché non rinunciano a quel gettone?”.

Questa la risposta di Francesca Bruno: “Continuo a chiedere la convocazione della seduta della quarta commissione consiliare perché abbiamo argomenti lasciati in sospeso e risposte da dare alla nostra cittadinanza. Ovviamente questo l’Assessore non può saperlo perché in commissione non lo abbiamo mai visto. Andrebbero fatte varie considerazioni. La prima riguarda quello che prima balza agli occhi: se il mio attacco è rivolto al presidente di commissione, come mai risponde un assessore? Non è che cerca di difendere la collega di partito? E lei, ha bisogno di un difensore o sa difendersi da sola?”.

Poi, l’assessore asserisce che qualche consigliere vorrebbe che le commissioni si riunissero tutti i giorni per intascare il gettone di presenza: “Bene – replica Bruno – se ha davvero la possibilità di dimostrare che queste richieste provengano da me, lo deve dimostrare. Altrimenti si dimostrerebbe solo un bugiardo. Sempre riguardo al gettone, l’assessore elenca dei numeri che non hanno senso alcuno. I consiglieri comunali percepiscono in un anno quello che un assessore, come lui, percepisce in due mesi. I miei gettoni, pagati periodicamente dal Comune di Isernia, vengono utilizzati nella sua totalità per finanziare la distribuzione alimentare che CasaPound effettua ogni settimana, alla quale lo invito per verificare con i propri occhi chi ad Isernia si adopera per il bene degli ultimi e chi invece continua con arroganza a pontificare dalla propria poltroncina. Il gettone che percepisco è identico a quello percepito dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia che l’assessore si è precipitato a difendere. Potrebbe chiedere a lei quanto percepisce, prima di ridicolizzarsi buttando numeri che non trovano riscontro nella realtà”.

Per concludere, Bruno esorta l’assessore a “usare la stessa solerzia usata per rispondere a questa mia richiesta per rispondere all’interrogazione da me presentata il 4 agosto ed alla quale non ho avuto ancora risposta (richiesta sia in maniera scritta che orale)”.

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