CAPRACOTTA – Ha apprezzato la location (decisamente inusuale per i suoi concerti) di una piccola piazza in un paese di montagna, mostrando gradimento per l’atmosfera intima e raccolta garantita da Largo dei Sartori. E in cambio ha regalato due ore di magia tra energia vibrante e momenti più soffusi. Ermal Meta ha letteralmente incantato Capracotta ieri sera durante la sua esibizione in onore della triennale festa per la Madonna di Loreto.
Entrato in scena alle 21.30 (preceduto da uno showcase di Lele Battista, tra l’altro originario proprio di Capracotta), l’artista di origine albanese ha subito messo a proprio agio il pubblico, sfoderando una forte presenza scenica e un’ironia mai sopra le righe. Il primo brano proposto, con Ermal che per l’occasione ha indossato il tipico mantello nero dei pastori donatogli dal sarto Sebastiano Di Rienzo, è stato “Odio le favole”. Il live è stato probabilmente unico nel suo genere anche per via dell’assenza del batterista a causa dell’imminente nascita del figlio.
Si è tuttavia sopperito a tale mancanza con un ottimo sequencer. Il resto lo hanno fatto le canzoni di Meta, tra cui è spiccata una nuova versione di “Straordinario” (scritta in origine per Chiara Galiazzo), oltre naturalmente a “Vietato morire”, “Ragazza paradiso”, “Umano”, “Gravita con me”, “Voce del verbo” e “Voodoo love” (che sarà il prossimo singolo). Emozionanti le esecuzioni voce e chitarra di “New York” e “Amara terra mia”.
Spazio altresì al passato di Ermal Meta, che vuol dire soprattutto La Fame di Camilla: pregevole in tal senso è stata l’interpretazione di “Buio e luce”, anche grazie ai cori di Andrea Vigentini. Insomma, l’unica tappa molisana del “Vietato morire tour” è riuscita appieno, e la nostra regione ha vissuto una serata di grande musica. Con la speranza che in futuro possano esserci più spesso situazioni del genere.