Con il sottofondo di “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla l’autore, intervistato per l’occasione da Rosalisa Iannaccone, ha portato i presenti a “tuffarsi” nelle acque cristalline, nella storia e nei miti delle Isole Tremiti.
“Il passato può amarti o distruggerti. O entrambe le cose. Giannubilo lo racconta in un romanzo misterioso come le isole in cui è ambientato, cangiante come il mare che le circonda”, ha così commentato la scrittrice e sceneggiatrice Antonella Lattanzi. “Ognuno di noi fa i conti con l’eden della propria infanzia. Per Riccardo Manes quel paradiso perduto è un luogo – selvaggio, incontaminato – da cui è rimasto lontano per troppi anni: le isole Tremiti. Per quasi un ventennio, all’estero, ha lavorato ai massimi livelli come esperto di sicurezza per social media e istituzioni internazionali nel contrasto ai crimini on line. Una carriera logorante, che però lo ha già reso ricco a sufficienza per lasciare tutto e inaugurare una nuova stagione della sua vita. Così, con la compagna Jasmin, decide di fare ritorno a casa. Grazie a Iano, zio e mentore di Riccardo, e alla sfuggente guida locale Emma, la coppia si immerge nella bellezza abbagliante della natura, nei miti e nelle storie isolane. L’idillio con l’arcipelago tuttavia si infrange presto. I sospetti della gente del posto, i silenzi sui traumi del passato e una serie di rivelazioni pericolose obbligano Riccardo ad affrontare le proprie fragilità, mentre si riaccendono antichi e terribili rancori in un crescendo di tensione, fino all’imprevedibile epilogo”.
Lettura accattivante, nelle pagine tutta la bellezza della luce e i colori del Mediterraneo e i temi della grande letteratura: l’amore, il peso dei segreti, la colpa, il riscatto.
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