Molti tra i rider, non hanno un contratto di lavoro e tutele adeguate alla loro posizione: una piaga dilagante da nord a sud Italia. In tal senso, chiediamo al Ministero del Lavoro di istituire una task force ispettiva contro il caporalato per l’accertamento delle posizioni di tutti i lavoratori occupati nel comparto della consegna di cibo.
Mi riferisco, in particolare, alla necessità di verificare l’esistenza di un contratto di lavoro, che preveda tutele e formazione, al fine di prevenire e bloccare il dilagare del ‘lavoro nero’. Alla luce della realtà attuale, è doveroso ammettere che il CCNL Rider ha riconosciuto dignità e garanzie a tutti i lavoratori del settore che lo hanno firmato. Tuttavia non dobbiamo abbandonare quanti continuano a svolgere consegne di cibo a domicilio senza diritti, dimenticati dallo Stato e dalle parti sociali”.
Lo ha dichiarato in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al contrasto del caporalato nel settore della consegna di cibo a domicilio.
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