“E’ assurdo che a vent’anni di distanza dall’istituzione del Giorno del Ricordo per commemorare la pulizia etnica di cui furono vittime alla fine della Seconda Guerra Mondiale gli italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia vi sia chi ancora organizzi convegni dal chiaro intento revisionista a ridosso di quella data, oltretutto mettendo insieme eventi totalmente scollegati tra loro come l’Esodo giuliano-dalmata e la repressione fascista in Molise con l’evidente scopo di presentare le Foibe come una ‘reazione’ jugoslava alla violenza fascista, e non come un’operazione di pulizia etnica, quale è ormai individuata dalla storiografia”.
Poi CasaPound aggiunge: “Chiediamo quindi al Rettore di revocare la concessione della sala, ed invitiamo i parlamentari, i consiglieri molisani e l’amministrazione comunale termolese a prendere una posizione netta per evitare che Termoli ed il Molise vengano associati ad una iniziativa che lede la dignità di coloro che patirono la morte o l’esilio dalla propria terra natia per il solo fatto di essere italiani”.
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