L’indagine, coordinata dal pm di Civitavecchia Mirko Piloni, è partita dal controllo di alcune spedizioni in arrivo dall’Indonesia e da Singapore che erano apparentemente regolari in quanto corredate di tutta la documentazione doganale e delle certificazioni necessarie per l’importazione degli animali a San Marino.
Gli uomini della Guardia di Finanza e quelli della Forestale hanno però scoperto che i pesci e i coralli, grazie alla compiacenza di un grossista di Monterotondo, in provincia di Roma, non sarebbero mai finiti all’azienda di San Marino destinataria della spedizione.
I reali destinatari degli esemplari protetti erano negozi di acquariologia sparsi un po’ in tutta Italia, tra cui alcuni esercizi commerciali in provincia di Campobasso.
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