Inoltre, osserva il presidente dell’Ordine, Carolina De Vincenzo, “tutti gli operatori sanitari sono ad altissimo rischio di malattia e di diffusione del contagio, per questo necessitano di essere vaccinati nei tempi più brevi possibili a garanzia della incolumità loro e dei loro pazienti. Offrendo la nostra collaborazione – aggiunge – abbiamo sollecitato più volte l’attenzione degli Enti preposti a questa e ad altre problematiche anche riorganizzative. Nei nostri territori, come nel resto del Paese, il tracciamento dei contagi è sempre più difficile e la popolazione vive un periodo di disequità sociale e di pericolo non solo per il Covid-19, ma per tutte le patologie acute e croniche che da mesi non trovano adeguate risposte nel Servizio sanitario regionale (Ssr)”.
La campagna vaccinale appena iniziata “non è la rapida risoluzione della pandemia in corso, prevedendo lunghi tempi di realizzazione ed esiti ancora incerti: per questo sarà necessario individuare e isolare adeguatamente i contagiati e osservare scrupolosamente le misure di distanziamento, protezione e igiene. In una realtà piccola come la nostra, con numeri davvero contenuti – conclude – non dovrebbe essere difficile raggiungere gli obiettivi prefissati, con una adeguata organizzazione e collaborazione di tutti, nell’interesse supremo della collettività”, conclude De Vincenzo.
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