“Questo non è allarmismo – continua – è semplicemente la constatazione di quello che purtroppo sta accadendo – anche in provincia di Isernia – e che sta consentendo al coronavirus di far dilagare i contagi. Perché, appunto, la libertà di fare le “cenette”, di organizzare una festa in casa propria o comunque di fare assembramenti, finisce esattamente dove comincia la libertà degli altri, la nostra libertà e con essa il nostro diritto a non essere costretti a contagiarsi, nonostante il rispetto che abbiamo per tutte le regole che sono in vigore in questa terribile pandemia”.
Il sindaco di Capracotta aggiunge che “mai come in questo momento dovremo fermarci un attimo e provare a recuperare lo spirito di comunità, abbandonare i facili egoismi e individualismi e capire che siamo tutti parte di un ragionamento più grande e che la libertà di ciascuno di noi finisce, appunto, dove comincia quella del nostro vicino. Per questo, se ognuno di noi avrà compreso che proprio in momenti come questo, serve recuperare lo spirito di appartenenza e il senso di comunità, allora forse avremo risolto anche il problema di questa grave pandemia. E non occorreranno regole particolari o politici severi, ma solo cittadini muniti di buon senso. Indossare una mascherina, rispettare la distanza interpersonale e lavarsi le mani tutto sommato non è poi così difficile. Non buttiamo via tutti gli sforzi che abbiamo fatto fino ad ora!”.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Molise News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Pubblicità - Contatti - Privacy Policy - Cookie Policy