Il progetto formativo Ripensiamo Ambiente, destinato alle scuole secondarie di primo e secondo grado, ha la finalità di diffondere una nuova e diversa cultura dell’ambiente attraverso la conoscenza delle tecnologie legate alle energie e al trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani e di quelli speciali (che rispondono pienamente ai principi dell’economia circolare) e di svolgere anche un servizio di orientamento alla formazione e al lavoro per i nostri giovani e associati. Una iniziativa, insomma, che mette al centro il legame imprescindibile tra la salvaguardia dell’ambiente naturale e l’innovazione tecnologica, infondendo nei giovani una maggiore consapevolezza sull’importanza e sul valore dei rifiuti, senza la quale è impensabile tutelare ogni aspetto legato all’ambiente. Oltre al termovalorizzatore di Pozzilli, le visite del progetto toccheranno altri impianti di trattamento rifiuti, fra cui i biodigestori di Tuscania e Anzio.
I futuri professionisti del mare avranno modo di conoscere il virtuoso ciclo di trattamento di un impianto alimentato da fonti rinnovabili (IAFR), che rappresenta un’eccellenza tecnologica e ambientale in Italia. Nel termovalorizzatore, infatti, entra CSS (combustibile solido secondario derivato dalla selezione del rifiuto urbano secco non differenziabile) dalla cui combustione si ricava energia elettrica, con un’immissione in rete di circa 80mila MWh all’anno, pari al fabbisogno di circa 84mila cittadini e contribuendo in questo modo all’autonomia energetica del Paese.
La visita, dopo una presentazione dell’impianto e un inquadramento generale del ciclo rifiuti, seguirà il percorso industriale effettuato dal CSS. Questo, dopo i controlli di legge che ne determinano l’ammissione, viene prima stoccato e, successivamente, avviato a combustione (i ragazzi potranno anche vedere, attraverso un’apposita finestrella il forno), dal cui vapore si alimenta la turbina che produce energia elettrica.
Particolare attenzione sarà posta sul processo di trattamento fumi e controllo delle emissioni, che, grazie alle tecnologie impiegate, assicura una totale protezione dell’ambiente. Grazie ai diversi trattamenti a cui sono sottoposti i gas della combustione, infatti, le immissioni in atmosfera della gran parte dei parametri, non supera il 20% dei limiti imposti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, già notevolmente più bassi rispetto a quelli fissati dalla normativa nazionale di riferimento. Del resto, il termovalorizzatore di Pozzilli gode di tutte le principali certificazioni nel campo della gestione ambientale, sicurezza e qualità, fra cui anche l’Emas, il massimo grado di certificazione ambientale europeo.
“Ripensiamo Roma intende promuovere una nuova e diversa cultura ambientale, basata sull’informazione “scientifica” e chiara, rivolta a tutti i cittadini”, spiega Donato Bonanni, Presidente di Ripensiamo Roma. “Ciò per creare un contesto sociale favorevole alla corretta gestione dei rifiuti, sposando i principi sacrosanti dell’economia circolare e raggiungendo gli obiettivi Ue relativi alla transizione ecologica. Allo stesso modo il progetto Ripensiamo Ambiente va nella direzione di una buona scuola per le nuove generazioni, sempre più sensibili e attente alle tematiche ambientali e al futuro del nostro Pianeta”.
“Siamo molto lieti di mettere a disposizione di questa iniziativa il know-how dei nostri professionisti e il patrimonio di un impianto, come quello di Pozzilli, che rappresenta un’eccellenza nazionale in termini di efficacia, efficienza energetica e, soprattutto, di protezione ambientale”, spiega Andrea Ramonda, amministratore delegato di Herambiente. “Questa iniziativa peraltro sposa in pieno la filosofia di Herambiente, che da sempre fa dell’apertura dei propri impianti in tutta Italia ai cittadini una prassi di relazione con il territorio, come dimostrano anche le numerose visite proprio al termovalorizzatore di Pozzilli”.
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