CAMPOBASSO – L’Aula Magna dell’Università degli Studi del Molise ha ospitato – ieri mattina – l’incontro tra gli studenti dell’Ateneo, alcune classi liceale del territorio e diversi addetti ai lavori (non solo molisani) ed il commissario tecnico dell’Italvolley maschile campione del mondo e di Europa in carica Ferdinando De Giorgi.
L’evento, moderato dal delegato allo sport dell’Unimol Germano Guerra, ha visto al tavolo anche il presidente nazionale della Fipav Giuseppe Manfredi e, in prima fila, il rettore dell’Unimol Luca Brunese, il governatore Donato Toma ed il sindaco di Campobasso Roberto Gravina, peraltro fratello d’arte di quel Pasquale, compagno di stanza proprio di De Giorgi in tanti anni in maglia azzurra.
Al centro del confronto con gli studenti le ultime due estati azzurre con il racconto dei successi agli Europei nel 2021 e ai Mondali dello scorso anno tra Polonia e Slovenia.
Promosso dal comitato regionale della Fipav Molise, presente col suo presidente Gennaro Niro, nel corso dell’evento c’è stato spazio per un primo momento di avvicinamento per l’AeQuilibrium Cup, Trofeo delle Regioni, l’evento che metterà in mostra in Molise a Campobasso (e nell’hinterland) il meglio del movimento giovanile, maschile e femminile, dal 26 giugno al primo luglio. L’evento – assieme al trofeo dei Territori – rappresenta uno dei momenti di punta dell’attività giovanili Fipav assieme alle finali nazionali di categoria.
Supporto di questi appuntamenti è AeQuilibrium di Aia (premium partner della Federvolley) che, negli ultimi tre anni, ha sostenuto attivamente i valori fondamentali della pallavolo come senso di responsabilità, spirito di squadra e costanza.
Tra l’altro, la stessa azienda, a conferma del suo impegno nei confronti della pallavolo italiana in collaborazione con la Fipav ed il comitato regionale Molise, contribuirà a riqualificare alcuni impianti sportivi a Campobasso lasciando un’impronta vera e tangibile alla città per fornire ai giovani un luogo dove poter giocare e coltivare la propria passione per il volley.
Da parte sua, il presidente della Federvolley Giuseppe Manfredi ha sottolineato con orgoglio «le quattordici medaglie, compresa quella del sitting volley, arrivate nel 2022 per un movimento che ha ampliato i numeri dei propri tesserati, portandoli a cifre precedenti la pandemia».
E si è poi soffermato anche sulla centralità del Molise in questo periodo sul fronte sportivo «dovendo la regione ospitare anche una Giunta nazionale del Coni».
In sala erano presenti anche Guido Pasciari, numero uno federale campano, e Paolo Indiveri, suo omologo per la Puglia.
Motivo, tra l’altro, di profonda soddisfazione per Gennaro Niro, pronto a sottolineare come, nell’ultimo biennio, il territorio «abbia ricevuto tanta stima da parte degli organismi centrali, come dimostrato dai diversi eventi organizzati qui».
Del resto, nel suo giro dei territori, non appena eletto, il presidente Manfredi ha iniziato il proprio tour proprio dal Molise.
Più a largo raggio, invece, l’intervento del tecnico azzurro Ferdinando (per tutti Fefè) De Giorgi. «Il treno è passato ed io ero alla stazione – ha argomentato con un’efficacissima metafora, parlando della sua carriera da tecnico – così ho cercato di mettere a frutto quelle soft skills, figlie del mio passato sul campo».
«La mia carriera da giocatore? Sono stato quelle degli almeno cinque centimetri in più con cui ho sempre convissuto sino all’approdo in nazionale. Anzi, negli annuari della Fivb ed era un dettaglio che facevo notare in Federazione, c’era sempre indicata una statura di 180 centimetri, ma io ero fiero dei miei 176, 178 con i plantari».
Sugli ultimi Mondiali, poi, De Giorgi ha sottolineato con orgoglio «come il successo nasca dalle due sconfitte con Francia e Polonia alle finali di Bologna della VNL. Durante l’estate abbiamo lavorato sull’esercitarsi a soffrire ed insieme il gruppo ha saputo far emergere le sue qualità, com’era stata nell’anno precedente agli Europei, dove, prima della semifinale con la Serbia, dissi con i ragazzi che forse avevamo meno esperienza delle altre squadre, ma senz’altro, e furono loro a rispondere alla mia domanda, avevamo dato vita alla miglior pallavolo del torneo».
Entrando nel tema dell’oro olimpico, da sempre al centro di tanti pensieri degli appassionati, il commento dell’ex regista è stato più realista del re: «Innanzi tutto, dobbiamo pensare a qualificarci. Al momento è un riferimento di là da venire».
Prima di De Giorgi, salutando la platea dei presenti, avevano preso la parola il rettore dell’Unimol Luca Brunese, il governatore Donato Toma ed il sindaco di Campobasso Roberto Gravina.
Brunese, con entusiasmo, aveva sottolineato «quanto l’Ateneo molisano creda ed investa nello sport a tutto tondo».
Toma – soffermandosi sui tanti eventi sportivi succedutisi nell’ultimo anno – ha tenuto a sottolineare «le peculiarità di un Molise che sa sempre farsi forza intorno a questi appuntamenti».
Infine, Gravina ha messo in evidenza «quale grande lezione di vita poteva arrivare da una simile presenza come quella di De Giorgi, occasione utile di apprendimento per tutti», tanto da rimanere incollato, al di là degli impegni istituzionali, sino alla conclusione dell’evento, momento in cui tutti i presenti si sono ritrovati per una serie di foto ricordo con lo stesso Fefè.
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