AGNONE – L’Istituto di Tanatologia di Agnone del Molise (in provincia di Isernia) propone ai legislatori di dare la possibilità, a chi lo voglia, di tenere i propri defunti nel giardino di casa. Diversi i motivi. Prima di tutto, la vicinanza quotidiana permette l’esercizio di una devozione più diretta e permanente verso i propri cari. Ciò potrebbe fare aumentare la spiritualità, le meditazioni, il raccoglimento e le preghiere delle persone di famiglia, di loro parenti ed amici, portando pure ad una maggiore umiltà nel vivere, avendo costantemente il pensiero della nostra destinazione finale. Avere vicini i propri cari estinti potrebbe rendere ancora più intenso il dialogo mai interrotto con loro, aumentandone i sentimenti e lo stesso senso del sacro pure per la propria vita domestica, sede privilegiata dell’unione familiare.
Un quarto motivo potrebbe essere rappresentato nell’alleggerire l’affollamento e la ulteriore cementificazione dei cimiteri e, quindi, farne diminuire i costi di gestione e manutenzione per i Comuni. Quinto motivo, il decoro delle tombe dei propri cari sarebbe sicuramente migliore per una cura più assidua, mentre, si sa, la lontananza dai cimiteri non permette un ordine ed una pulizia sia delle cappelle cimiteriali che delle tombe di altro tipo (loculi “condominiali” e tumuli sepolcrali). Inoltre, si alleggerirebbe pure il flusso del primo e del due novembre verso i cimiteri, poiché l’omaggio ai propri defunti diventerebbe quotidiano, come si vede spesso fare dinanzi alle foto tenute in casa a loro culto e ricordo.
“Avere i propri defunti nel giardino di casa, o addirittura in una apposita cappella dentro casa o villa, rappresenta anche una soluzione più etica – afferma il promotore Domenico Lanciano, fondatore e responsabile dell’Istituto di Tanatologia – sempre nelle garanzie igienico-sanitarie, con controllo ASL, e nel decoro di un sito considerato religioso e comunque sacro agli affetti. In Italia ci sono milioni di case o ville con giardino dove edificare cappelle familiari per il culto dei propri cari. Già sono tantissime le famiglie che sotterrano le ceneri di propri cari nel giardino della propria abitazione. E’ importante nell’affetto di chi resta che i propri familiari non lascino mai la loro casa, nemmeno da defunti”.
Fondato in Badolato (in provincia di Catanzaro) nell’aprile 1988 dallo stesso Lanciano con il concorso del dott. Gianni Pitingolo, del prof. Vincenzo Squillacioti e dall’artista Gianni Verdiglione, l’Istituto di Tanatologia è stato protagonista di tante iniziative ed è diventato noto al grande pubblico, in particolare, per il “Corso di preparazione alla morte” tenuto in Agnone del Molise dal 2 novembre 1996 al 14 febbraio 1997 quando suscitò un inedito clamore registrato pure da alcuni giornali esteri oltre che nazionali. Altro clamore ha suscitato nel 2006 quando la Sefit (Servizi funerali pubblici italiani) della Federutility nazionale, che collabora con l’ANCI (associazione dei comuni italiani), ne ha realizzato l’idea del concorso “Premio bandiera viola” e “Premio fiori viola” per i cimiteri meglio tenuti, più belli e più decorosi.
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