Il prodotto ittico era detenuto in depositi per lo stoccaggio di prodotti ittici congelati situati nelle province di Campobasso e Chieti, in assenza dell’etichettatura obbligatoria atta a certificarne il luogo ed il momento della cattura e, quindi, l’esatta tracciabilità prima dell’immissione in commercio; comportamento illecito, quest’ultimo, punito ai sensi del Decreto Legislativo 4/2012 – recante il regime sanzionatorio nazionale per illeciti in materia di pesca – che mira a sanzionare, come in questo caso, la detenzione ai fini della commercializzazione di pescato di dubbia provenienza e che costituisce, di fatto, un potenziale pericolo per i consumatori finali.
“Le attività di controllo e vigilanza sulla filiera della pesca continueranno senza sosta al fine di tutelare il consumatore finale, tutti i commercianti rispettosi delle regole e della legge e il mare quale volano delle attività marittime. Si ricorda che l’acquisto e la commercializzazione di prodotto non tracciato configura di per sé un illecito perseguibile a norma di legge, oltre a rappresentare una potenziale minaccia per la salute pubblica. Si invitano tutti a verificare sempre con attenzione la provenienza e la qualità della merce che si intende acquistare o consumare”, ha dichiarato il Direttore Marittimo di Pescara – Capitano di Vascello, Fabrizio Giovannone.
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