“Grazie a diversi emendamenti approvati in commissione, infatti – aggiunge Federico – si semplifica l’installazione di impianti fotovoltaici in aree idonee, sugli edifici privati, in aree industriali e su spazi disponibili di ferrovie e rete autostradale. Anche sui sistemi di accumulo energetico si imprime una forte semplificazione autorizzativa, mentre con l’aumento di percentuale del fotovoltaico agrivoltaico integrato incentivabile si punta su una modalità di produzione energetica che non compromette le colture e non consuma suolo”.
Ma le novità importanti contenute nel decreto non si fermano qui: ci sono i contributi per l’efficienza energetica alle Regioni del sud, le semplificazioni per la geotermia, misure per la rigenerazione urbana e sostegno ai territori colpiti dai terremoti. Un provvedimento complesso rispetto al quale abbiamo svolto un intenso ma proficuo lavoro di armonizzazione delle diverse posizioni presenti in Parlamento, mettendo l’interesse del Paese a viaggiare spedito verso la riduzione del costo dell’energia per famiglie e imprese e l’obiettivo di ridurre progressivamente il ricorso alle fonti fossili”, conclude.
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