Docenti francesi a lezione al “Pertini-Montini-Cuoco” di Campobasso

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CAMPOBASSO – L’integrazione passa anche tra i banchi di scuola. Lo sanno bene i docenti dell’Istituto nazionale superiore di formazione e ricerca per l’educazione dei giovani con disabilità e l’insegnamento adattato (INSHEA) di Parigi che sono volati in Italia per un confronto con i colleghi del Bel Paese. Hanno scelto il Molise, dove, a Campobasso, hanno fatto tappa presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Pertini-Montini-Cuoco”.

La trasferta, organizzata dall’associazione Reattiva nell’ambito del Programma comunitario Erasmus+, ha consentito a dieci docenti che si stanno specializzando presso l’INSHEA di trascorrere cinque giorni nel capoluogo, visitare l’Ufficio Scolastico Regionale, conoscere associazioni e cooperative che si occupano di disabilità.

Un’opportunità di formazione all’estero per gli ospiti d’oltralpe, che al “Pertini-Montini-Cuoco” hanno vissuto una intensa due giorni di job shadowing, dedicata ad osservare ed apprendere finalizzata all’arricchimento professionale e personale. Tecnicamente si tratta di un tipo di formazione “on the job” in cui il singolo, che desidera ampliare le proprie competenze, segue e osserva, come un’ombra, un dipendente più esperto e con più seniority.

La delegazione dell’Istituto che rappresenta la Francia presso l’Agenzia europea per lo sviluppo dell’educazione dei gruppi con bisogni educativi speciali è stata ospite della scuola molisana per osservare metodologie, strategie didattiche e formative che possano migliorare il livello di inclusione nel proprio Paese.

Primo incontro nella palestra del Liceo Linguistico Pertini, dove a dare il benvenuto agli ospiti c’era il dirigente scolastico Umberto Di Lallo, le referenti per l’Inclusione Annarita Durante e per il sostegno Arianna Antenucci insieme ai docenti di sostegno. Il team francese è stato accolto e coinvolto in una partita di baskin tenuta dal Prof. Umberto Anzini, unico allenatore del baskin del Molise, uno sport di squadra, giocato da disabili e normodotati insieme. Il termine “baskin” è l’unione di “basket” e “inclusivo”. La partita ha rappresentato un momento emblematico di inclusione e rappresentativo di una rete tra scuola, famiglia e associazioni.

Il giorno seguente, la scuola ha aperto le porte delle proprie classi, presso la sede dell’Istituto Biotecnologico di via Scardocchia, per permettere alla delegazione partita da Parigi di osservare il modo in cui l’inclusione prende forma nel quotidiano scolastico, analizzando il lavoro day by day.

Motivo di grande interesse è stato constatare come il docente di sostegno con il proprio alunno non costituisca un’isola separata dal contesto classe, ma come entrambi si amalgamino in un clima di arricchimento reciproco sia per il gruppo dei pari che per la condivisione di metodologie didattiche tra docente curricolare e di sostegno.

Attivamente coinvolti, partecipi, attenti ed interessati, i docenti dell’INSHEA hanno saputo identificare buone pratiche trasferibili nel loro contesto professionale, profondamente diverso da quello italiano, a beneficio degli alunni con bisogni educativi speciali. Ripartiranno oggi alla volta della Francia portando nei loro bagagli un’esperienza preziosa ed arricchente. Made in Molise. Di grande valore il lavoro svolto inoltre dai tredici alunni del Liceo Linguistico, delle classi terze, quarte e quinte, che il 6 e 7 febbraio scorsi sono stati impegnati come brave guide ed abili interpreti per gli ospiti stranieri.