Droga e armi dalla Sicilia, coppia finisce in manette

89

PoliziaCAMPOBASSO – Droga e armi dalla Sicilia a Campobasso. E’ quanto hanno scoperto gli uomini della Squadra Mobile, che hanno arrestato una coppia originaria di Agrigento ma che da anni si era trasferita in Molise.

A far scattare le indagini sono state le segnalazioni dei residenti della zona di piazza Venezia e via Monforte, esasperati da un continuo via vai degli acquirenti della droga, tra questi anche ragazzi minorenni.

La coppia così è stata tenuta d’occhio a lungo e si è scoperto che i due facevano frequenti viaggi nella terra d’origine, era la Sicilia infatti il loro luogo di approvvigionamento. Ieri sera, al rientro dall’ennesimo viaggio fatto a bordo di un autobus di linea che collega le due regioni, è scattato il blitz: al terminal degli autobus i poliziotti hanno fermato la famiglia (con i due c’erano anche il figlio di lui, maggiorenne, insieme alla fidanzata minorenne, e la figlia di lei, anch’essa minorenne).

Una volta giunti in questura, sono scattate le perquisizioni e si è scoperto che, insieme ai tipici cannoli siciliani, i due avevano portato anche droga e armi. Nella borsa della donna c’erano 50 grammi di cocaina e 700 grammi di hashish, mentre l’uomo aveva addosso una pistola risalente alla prima guerra mondiale, clandestina e modificata, perfettamente funzionante. La coppia inoltre portava anche 65 proiettili.

Sono quindi scattate le manette per un 43enne pregiudicato, con precedenti penali specifici, e una 40enne incensurata. I due risultano nullafacenti e sono ora rispettivamente rinchiusi nelle carceri di Campobasso e Benevento; dovranno rispondere dei reati di detenzione ai fini di spaccio di droga e di detenzione di armi e munizioni.

La coppia utilizzava l’autobus per aumentare la possibilità di eludere i controlli e si muoveva con i figli probabilmente per apparire come una normale famiglia che tornava nella sua terra d’origine. Non è mancato un particolare curioso: quando i poliziotti hanno sottoposto i due ai controlli in Questura, una delle preoccupazioni della coppia è stata quella di chiedere se negli uffici ci fosse un frigorifero dove conservare i cannoli, che altrimenti si sarebbero guastati.