Questa la motivazione: “Sergente maggiore della XVI compagnia genio coloniale – Unico sottufficiale facente parte di una piccola colonna di artieri incaricata di riattamenti stradali, attaccato da rilevanti forze 4 volte superiori, ferito una prima volta, resisteva stoicamente per 13 ore, dando prova continua di coraggio e piena dedizione al proprio dovere. Coadiuvò il comandante nella maniera più esemplare, ed incitò i superstiti a resistere fino a che in un supremo sforzo di difesa, mentre si lanciava contro il nemico invadente, cadde colpito a morte sul posto. Esempio di ardimento e sprezzo del pericolo nel compimento del proprio dovere. – Torrente Sengià, 12 ottobre 1937-XV”.
Nella foto la cartolina su “Reparti Genio dell’Africa Orientale”.
A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Molise News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Pubblicità - Contatti - Privacy Policy - Cookie Policy