“Viste le note di Sindaci, Organizzazioni Sindacali e Amministratori Locali del Basso Molise, inerenti l’opportunità di mettere in sicurezza l’Ospedale “San Timoteo” di Termoli (CB) dopo che sono stati accertati più casi di contagio da coronavirus da cui è scaturita la giusta decisione di chiudere il Pronto Soccorso, e valutando con le preposte Autorità Nazionali di procedere con somma urgenza ad aprire la struttura ospedaliera di Larino (CB), moderna, adeguata sismicamente e dotata anche di una camera iperbarica, riprendo tale sollecitazione tesa ad agevolare un celere confronto col Governo Nazionale per definire gli interventi da adottare con la massima tempestività a tutela e salvaguardia delle comunità interessate.
Fermo restando il disposto riferito alle competenze costituzionali in capo allo Stato su cui poggiano i provvedimenti adottati in queste settimane, ed in queste ore, per contenere il diffondersi del “coronavirus” superando l’azione ordinaria delle singole amministrazioni regionali, aggiungo che la Regione Molise risulta commissariata in materia sanitaria ininterrottamente dal 29 luglio 2009, tanto è vero che, è il Governo che nomina il Commissario ad acta per la gestione della sanità nel mentre risultano esautorati tutti gli Organi della Regione (Consiglio Regionale, Giunta Regionale, Presidente della Giunta Regionale).
Le determinazioni assunte con i Piano Operativi Sanitari di ridimensionamento delle strutture ospedaliere, chiusure di reparti e contenimento dei posti letto al di sotto della media nazionale, non sono state adottate da alcun Organo della Regione Molise bensì da un Commissario ad Acta ed approvate con legge nazionale dello Stato. Per queste ragioni, al cospetto di una comprensibile preoccupazione dei Sindaci del Basso Molise, condivisa da più Amministratori Locali e Organizzazioni Sindacali, Associazioni e forze politiche, circa la necessità di mettere in sicurezza l’Ospedale di Termoli e valutare la proposta di riaprire con somma urgenza la struttura ospedaliera di Larino accedendo ai finanziamenti e alle misure inserite nel recente provvedimento del Governo che stanzia 1,4 miliardi di euro e prevede 20 mila assunzioni di medici e paramedici e l’acquisto di macchinari propedeutici per le patologie di terapia intensiva, malattie infettive e rianimazione, è necessario agevolare l’attivazione tempestiva di tale confronto stante le motivata preoccupazione circa il diffondersi del virus in particolare nel Basso Molise”.
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