La playmaker figlia d’arte: «Mi auguro di guadagnare sempre più minutaggio e di poter dare pieno supporto al vivaio»
CAMPOBASSO – Senza soluzione di continuità. La vita cestistica di Emma Giacchetti è come una di quelle serie con tantissimi episodi ed in grado di catturare l’attenzione sempre più. In casa La Molisana Magnolia Campobasso, la giovanissima playmaker civitanovese si è guadagnata minuti di rilievo in prima squadra quale specialista su più fronti, con la serie B è arrivata sino alla finalissima del secondo concentramento nazionale e, nei tornei di categoria, ha centrato due scudetti: a Battipaglia in under 19 e a Roseto degli Abruzzi in under 17, figurando in entrambi i casi nel miglior quintetto della kermesse. Ed ora un’ulteriore certezza: quella che, anche per il 2024/25, la giocatrice marchigiana sarà tra i punti fermi sia tra i fiori che tra i fiorellini d’acciaio.
ONDA VERDE – Dopo la doppia esperienza in Turchia azzurro della scorsa estate tra under 18 ed under 16 (su questo fronte con un terzo posto finale ed una designazione nel miglior quintetto) successiva alle semifinali in serie B e allo scudetto in under 17 a Pordenone, la regista figlia d’arte ha saputo lavorare sodo e rimettersi particolarmente in discussione tanto da ottenere risultati su risultati.
«Quella 2023/24 è stata per me una grandissima stagione. Sono riuscita ad avere minutaggio in A1 tra le senior in quella che è stata un’annata storica per Campobasso, capace di giungere sino alle semifinali playoff. Con le giovanili, poi, sono arrivati altri due scudetti e con la serie B siamo arrivate sino in fondo al percorso nazionale di categoria con la possibilità di un terzo titolo stagionale».
BASKET ON MY MIND – Negli occhi di tutti, peraltro, c’è la notevole sensazione di leadership destata dal lavoro di Giacchetti tra Roseto degli Abruzzi e Mosciano Sant’Angelo nelle finali tricolori under 17. «Quello – argomenta – era uno scenario differente in cui io e Marta (la colombiana Moscarella Contreras, ndr) eravamo i riferimenti designati. C’era la consapevolezza di avere tante responsabilità ed essere un riferimento per quel gruppo è stato frutto anche della sinergia che si è creata con tutte ed è proprio questo il segreto che ci ha portato a centrare il tricolore».
BAGAGLIO ESPERIENZALE – In particolare, per Giacchetti, dall’ultima stagione sono tanti gli aspetti che faranno compagnia alla playmaker rossoblù nel percorso che verrà.
«In A1 si ha sempre tanto da imparare, soprattutto per fare esperienza e sono tutti spunti utili che mi sono serviti nei campionati di categoria ed anche in serie B, perché ti consentono di crescere».
PROIEZIONE FUTURA – In tal senso, in un processo di affinamento costante, l’obiettivo in prospettiva, per Giacchetti, è ben designato.
«Cercherò di inserirmi ulteriormente nel gruppo senior con l’obiettivo di dare un contributo ancor più ampio rispetto a quello di questa stagione e, contemporaneamente, sul versante giovanile c’è la volontà di non interrompere questa striscia di successi».
A STRETTO GIRO – Nel frattempo, dietro l’angolo (già da martedì cioè) ci sarà il via al collegiale con la nazionale under 17 che sarà tra le sedici protagoniste dei Mondiali in programma a Leon in Messico tra il 13 ed il 21 luglio.
«Sarà un’esperienza bella, impegnativa e al tempo stesso formativa e sarebbe per me davvero un onore se, dopo questo appuntamento, riuscissi a far parte anche del gruppo che disputerà gli Europei under 18 a Matosinhos in Portogallo dal 3 all’11 agosto. Dar vita ad una simile doppietta renderebbe quest’annata straordinaria».
MOTO PERPETUO – Ma, a fronte di tutto questo percorso senza soluzione di continuità, naturale chiedersi il segreto di tanta inesauribile carica quasi da farne una dinamo in carne ed ossa.
«Qual è il segreto? Nessun segreto. Semplicemente il fatto che il basket mi rende felice e poter ottenere risultati e far bene mi dà ancor più voglia nel proiettarmi su di un nuovo appuntamento e sono felice di poterlo fare con la maglia del club a Campobasso e con quella azzurra a livello di nazionale».
PUBBLICO AMICO – Peraltro, nel capoluogo di regione, a dar manforte alla solarità, all’entusiasmo e alla voglia di fare, sempre e comunque, da parte della giocatrice marchigiana c’è anche il supporto del pubblico di fede rossoblù che ha pienamente adottato Giacchetti.
«Lo diciamo sempre – chiosa la regista – e, al di fuori di ogni retorica, il nostro pubblico è il sesto uomo sul parquet. Sono unici. Ti sono vicini in partita, ma anche al di fuori. Poi, per me, in questa stagione c’è stata l’ulteriore bella sensazione dei giovanissimi fan di Magnolia che, a fine partita, vengono a chiederti l’autografo o il selfie ed è davvero una sensazione unica che riesce a trasmetterti tantissime soddisfazioni».