VENAFRO – Giugno è il mese di chiusura dei lavori per le società sportive, ma al Pedemontana le porte del palazzetto sono ancora aperte. È entrato ormai nel vivo lo Skills Camp della Basket Venafro, curato da Francesco Valente e Concetta Cotugno. Ma di cosa stiamo parlando?
“È un camp di specializzazione in cui per ogni atleta viene curata una parte tecnica, relativamente a specifici fondamentali, e una parte atletica”.
A parlare è coach Valente, allenatore del settore giovanile della Basket Venafro e ideatore dello Skills Camp.
“L’idea nasce dalla necessità di trovare degli spazi di tempo per lavorare su abilità su cui, un po’ per l’esiguo tempo a disposizione, un po’ per la configurazione dei gruppi durante gli allenamenti (non meno di 10-12 persone), non ci si può soffermare troppo durante l’anno”.
La cura del dettaglio è il dogma fondamentale attorno a cui ruota il progetto. Per concentrarsi al massimo sulle potenzialità dei singoli giocatori, i gruppi sono costituiti da un massimo di cinque persone che, ogni giorno, affrontano due sedute di allenamento, una mattutina ed una pomeridiana, in cui vengono curate singolarmente una parte tecnica e una parte atletica.
Gli obiettivi del camp sono quelli di migliorare e perfezionare alcuni fondamentali come il palleggio, le conclusioni, l’uno contro uno e, per i più grandi, l’impostazione del tiro. Lo Skills Camp è aperto a tutti gli atleti del settore giovanile della Basket Venafro, dagli esordienti all’U18, con un programma di allenamento progressivo spalmato su sei settimane.
“Questa opportunità – continua coach Valente – è fondamentale per tutti quei ragazzi che hanno il desiderio di migliorare se stessi, perché consente loro di fare un lavoro che prevede allenamenti molto molto specifici che mirano a perfezionare le abilità di ciascuno.“
La risposta di quest’anno è stata molto positiva: ventiquattro i partecipanti totali, cinque i gruppi di lavoro, sei settimane la durata complessiva del camp e oltre centocinquanta le ore di allenamento totali.
Chiude cosi il commento del responsabile di questo nuovo progetto per le giovanili: “è incredibile come questi ragazzi abbiano voglia di allenarsi sui fondamentali. Stiamo svolgendo un lavoro che ai più potrebbe risultare noioso, che addirittura non prevede la parte agonistica del basket giocato, ma solo un lavoro su alcune abilità, ripetuto allo sfinimento. Finita la scuola, con gli amici al mare o in piscina, loro sono lì a sudare, mattina e pomeriggio, e con tenacia e determinazione stanno svolgendo un lavoro molto importante per la propria crescita sportiva”.