“Purtroppo l’uso di esche avvelenate per uccidere fauna selvatica e domestica – evidenziano dal Comando provinciale – è un fenomeno diffuso sul territorio nazionale che comporta un danno ecologico, economico e affettivo”. Di fondamentale importanza l’ausilio dei cani antiveleno per l’attività investigativa e per la bonifica e messa in sicurezza del sito.
In caso di rinvenimento di esche o bocconi presumibilmente avvelenati o di animali con morte sospetta – è l’appello dei Carabinieri – telefonare al 1515 per attivare il Nucleo cinofilo antiveleno presso il Comando stazione Carabinieri forestali di Frosolone (Isernia) che opera su tutta la regione.
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