L’albergo diffuso Borgotufi, l’Apiario di Comunità, la cooperativa Melise che ha recuperato terreni in disuso per produrre mele biologiche, il birrificio agricolo Maltolento a Castel del Giudice, in Alto Molise, sono esempi di un’economia di comunità virtuosa, in cui le persone del territorio, in collaborazione con le istituzioni, sono protagoniste della rinascita economica, sociale e ambientale della propria area interna. Così a Castel del Giudice, dal 9 all’11 dicembre 2019, esperti ed esponenti della Rete dei GAL (Gruppi di Azione Locale), del CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’economia agraria), di diverse Università italiane, delle istituzioni regionali e delle cooperative, si confrontano e cercano insieme soluzioni operative su progetti di sviluppo delle aree rurali, all’insegna di un’economia collaborativa e di comunità.
Il seminario organizzato dalla RRN-Rete Leader (Rete Rurale Nazionale) su proposta e con la collaborazione della Rete dei GAL dell’Appennino e del Comune di Castel del Giudice, nasce per dare una risposta alla difficoltà di dare una definizione condivisa a livello normativo, ma anche a livello di azioni, strumenti e servizi di supporto, all’economia di comunità, che coinvolge consolidate realtà in diverse aree del territorio italiano.
«Siamo onorati di accogliere questo evento – commenta il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile – che riconosce il valore dei progetti che abbiamo svolto e Castel del Giudice come luogo di racconto delle belle pratiche. Un racconto condiviso delle migliori esperienze di economia collettiva d’Italia, che ci stimola a fare sempre meglio».
Si tratta di progetti che si basano sulla collaborazione, sull’auto-imprenditorialità e sull’imprenditorialità sociale, i cui protagonisti sono reti di attori locali – agricoltori, produttori, imprese ma anche rappresentanti di associazioni, amministrazioni locali, esperti, ricercatori e singoli cittadini – che, in alcuni casi, si organizzano in cooperative, associazioni e imprese di comunità, e svolgono attività in diversi settori in modo originale al fine di creare lavoro, sostenibilità economica e trasformare territori fragili in luoghi attraenti per i giovani e per forme di imprenditorialità innovativa.
«Un’iniziativa che pone i GAL presenti nella prospettiva dell’apertura a esperienze concrete già fatte – spiega Serena Di Nucci, Presidente del GAL Alto Molise – Il compito del GAL è creare relazioni e incentivare lo scambio di esperienze. Siamo contenti dunque di avere in Alto Molise ospiti di tutti i GAL italiani. L’economia di comunità è una speranza concreta di imprenditoria, sia nell’ambito dello sviluppo dei servizi essenziali, sia nell’ambito della socialità e dello spirito di comunità, così importanti in questo momento difficile per le aree interne».
Il 9 dicembre i vari rappresentanti, accolti nella sala convegni di Borgotufi, si confronteranno sui progetti di comunità presenti in Italia, dalla Comunità del Cibo della Garfagnana, al recupero dei beni pubblici inutilizzati da parte della Cooperativa di Comunità di Biccari, all’innovazione tecnologica dei beni storici per creare occupazione giovanile del GAL Trentino Orientale. Il 10 dicembre la giornata comincerà con una visita studio sui progetti e i luoghi della comunità di Castel del Giudice, per affrontare i temi delle normative e le politiche orientate all’economia di comunità, i progetti di sviluppo nelle aree rurali, gli strumenti di supporto per l’avvio e il consolidamento di progetti di comunità. L’ultima giornata, che vedrà l’organizzazione in gruppi di lavoro, si concluderà con una proposta operativa, che sarà illustrata da Mario Di Lorenzo della Rete dei GAL dell’Appennino. Infine, le prospettive e la programmazione post 2020 saranno affidate alle conclusioni di Raffaella Di Napoli della Rete Rurale Nazionale – Rete Leader.
L’obiettivo del seminario e di far si che i progetti relativi all’economia di comunità trovino lo spazio adeguato nell’ambito delle Strategie di Sviluppo Locale sostenute dalle politiche europee, nazionali e regionali; si individuino gli strumenti utili ai GAL per accompagnare lo sviluppo dei progetti di comunità; si definiscano gli indicatori per monitorare e valutare l’impatto sociale, economico e ambientale che hanno tali iniziative nei vari territori; e si trovino i criteri per facilitare l’accesso alle risorse da parte delle organizzazioni che offrono servizi di primaria importanza.
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