Cosa fare in Molise nel mese di Gennaio 2020? Cominciamo con il Concerto di Capodanno che si terrà giovedì 2 dalle ore 18.30 al Teatro Savoia di Campobasso; verranno suonate musiche di Rossini e Giuseppe Verdi. Prosegue fino al 6 la Mostra Presepi e Tradizioni di Giuseppe Teberino al Museo dei Misteri di Campobasso. Giunta alla dodicesima edizione, ha ricevuti molti riconoscimenti: dalla Medaglia di bronzo nel 2011 e 2012 da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel 2014 e 2015 il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, nel 2017 l’Ercole Sannita dell’Assessorato alla Cultura della Regione Molise, nel 2018, il Marchio dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018 assegnato dal MIBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo).
Domenica 5 sarà gratis l’ingresso al Museo Palazzo Pistilli e al Museo sannitico a Campobasso, al Castello di Civitacampomarano, al Castello di Capua a Gambatesa, al Museo della città e del territorio a Sepino, al Complesso monumentale di San Vincenzo al Volturno, al Museo nazionale del Paleolitico di Isernia, al Santuario italico località Calcatello, al Museo archeologico di Venafro e al Museo nazionale di Castello Pandone. Al Teatro Savoia di Campobasso, alle 18.30, va in scena lo show “Russia Eterna”, una rappresentazione della cultura, delle tradizioni e dell’artigianato artistico del popolo russo. Uno pettacolo che unisce folk, balletto e music-hall. Oltre 40 artisti in scena, 500 splendidi costumi, giochi di luce strabilianti per ricreare miti, canzoni e cerimonie di tutta la Russia e non solo.
Nonostante la ricorrenza della Santa cada il 24 luglio, dall’8 al 10 a Sepino, si festeggia Santa Cristina. Martedì 14 Isa Danieli e Giuliana De Sio sul palco con Le Signorine. Due sorelle zitelle, offese da una natura ingenerosa, trascorrono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scambio di accuse reciproche. È in una piccola storica merceria in un vicolo di Napoli, ormai circondata da empori cinesi e fast food mediorientali, che Addolorata e Rosaria passano gran parte della loro giornata, per poi tornare nel loro modesto, ma dignitoso appartamento poco lontano. Il 17 a Vinchiaturo si celebra la tradizionale festa paesana dedicata a Sant’Antonio con la benedizione degli animali, dopo la Santa Messa vespertina. Segue poi l’accensione de “lu laute”, un’enorme catasta di legna in lode del Patrono degli animali, occasione anche per stare insieme intorno al fuoco.
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