Musica e tradizione al centro degli eventi in programma nel mese di luglio 2019 in Molise. Gué Pequeno, il rapper che recentemente abbiamo visto in tv in qualità di coach a The Voice of Italy 2019, sabato 6 farà tappa con il suo Summer Tour alla discoteca Il Tempo sospeso, ex Villa, situata tra Termoli e Petacciano. Durante il live presenterà i brani contenuti nel suo ultimo disco “Sinatra” e tutti i suoi più grandi successi. L’ex chitarrista dei Pooh Dodi Battaglia sarà invece in concerto il giorno 15 a Riccia, nella piazza principale del paese, con inizio alle ore 21. Sul palco con lui ci saranno Beppe Genise al basso, Costanzo Del Pinto e Raffaele Ciavarella alla voce, Carlo Porfilio alla batteria, Rocco Camerlengo al pianoforte e alle tastiere, Marco Marchionni alle chitarre.
Passiamo alle manifestazioni. A Capracotta, il terzo sabato di luglio, appuntamento con il tradizionale Palio del Trigno, gara equestre che si svolgerà in località Prato Gentile. Domenica 25 Festa dell’emigrante a Sepino. Dopo la celebrazione della Santa Messa, tutti gli emigranti ritornati in paese in occasione dei festeggiamenti della Santa Patrona si riuniranno pranzo che riunisce. I serata musica dal vivo.
A Jelsi, lunedì 26 di luglio si terrà la Sagra del grano. Una manifestazione che trae origine dall’antico ringraziamento che la popolazione dedicava a Sant’Anna, intervenuta miracolosamente durante un terribile terremoto nel 1805. Nell’occasione case e strade verranno addobbate con spighe. Non mancheranno spettacoli folkloristici e musicali nè la tradizionale sfilata delle “Traglie”, carri di legno, trasportati da buoi sui quali verranno, come di consueto raffigurate scene di vita contadina, momenti della vita religiosa oppure fatti d’attualita’, realizzati intrecciando le spighe di grano.
Il 27 e il 28 a Scapoli si rinnova l’appuntamento con la Mostra Mercato e il Festival Internazionale della Zampogna, giunta quest’anno alla sua edizione numero 44. Il paese in provicia di Isernia é famoso come Capitale Internazionale della Zampogna per aver saputo conservare la conoscenza delle antiche tecniche di costruzione di questo strumento, conosciuto già dagli Antichi Romani, con il nome di “utriculus” (piccolo otre), per la sua caratteristica sacca.
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