Fabrizio Di Lalla ha presentato il suo libro “Un mondo a Parte”

268

Fabrizio di Lalla

Nella sala convegni della Fondazione Scolastica “Caradonio – Di Blasio” di Casacalenda illustrato il racconto autobiografico

CASACALENDA – Nella mattinata di venerdì 19 ottobre, nella sala convegni della Fondazione Scolastica “Caradonio – Di Blasio” di Casacalenda, ha avuto luogo la presentazione del libro di Fabrizio Di Lalla “Un mondo a Parte” a cui ha partecipato l’autore.

Dopo i saluti istituzionali della Presidente della Fondazione Rosa Marcogliese, del Sindaco di Casacalenda Michele Giambarba e del Dirigente Scolastico Antonio Vesce, l’ing. Antonio Vincelli, cultore della storia e delle tradizioni locali, ha fatto rivivere le pagine più belle del libro dell’amico d’infanzia Fabrizio Di Lalla.

Il racconto autobiografico si sviluppa in due parti precedute da un prologo dedicato innanzi tutto alla figura della madre dell’autore, simbolo di una generazione di donne in grado di sopportare l’indicibile pur di fare il loro dovere di mogli e madri. Segue poi la descrizione degli aspetti più caratteristici dei viaggi nella terra natale e il raffronto con la società di un tempo. La prima parte del libro, copre il tempo dell’infanzia vissuto quasi per intero a Casacalenda e riguarda gli anni difficili della guerra e del primo dopoguerra. Una realtà quella, dura e dolorosa per uomini e donne, in cui predominava una diffusa rassegnazione per un modello di vita ritenuto immutabile.

La seconda, tratta del periodo romano fino alla fine del decennio successivo. L’esistenza presenta sempre i suoi connotati di durezza, ma col passare del tempo l’immobilismo cede il passo al fermento del fare a tutti i livelli e in tutte le componenti sociali. Essa si conclude con la fine di quel mondo e l’inizio del nuovo che dura tutt’ora.

“Una mattinata molto interessante, educativa – afferma Rosa Marcogliese Presidente della Fondazione – un libro da leggere tutto d’un fiato nei suoi cinquanta racconti brevi, in cui una realtà, a volte drammatica, è narrata con lievità attraverso i ricordi di quando Fabrizio Di Lalla era bambino. Sono contenta soprattutto per i ragazzi delle nostre Scuole presenti, una bella lezione per loro. Sia l’ing. Vincelli che il dott. Di Lalla sono riusciti a farci viaggiare nel tempo e a riportarci indietro nella storia”.