“Il diritto dell’azienda di disporre del destino di un padre di famiglia – osserva il sindacalista – dovrebbe essere esercitato contestando violazioni gravi e verificabili. Ora, al di là del fatto dell’indimostrabilità degli accessi senza la geolocalizzazione – aggiunge – resta incomprensibile il danno provocato all’azienda che non viene né menzionato, né descritto”.
Intanto l’organizzazione sindacale ha annunciato uno sciopero nei prossimi giorni “per restituire – afferma – un minimo di dignità a chi viene privato dei mezzi per sopravvivere con un licenziamento ingiusto”.
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