In questa versione di “Falstaff e le allegre comari di Windsor” in programma il 29 e 30 gennaio, che il grande drammaturgo Roberto Lerici curò nel 1988, vedremo Falstaff, interpretato da Edoardo Siravo, reduce dalla prima guerra mondiale, proiettato negli anni ’20. E lo vedremo riunire in sé alcune delle pagine più belle del personaggio facendogli acquisire, accanto al lato brillante, una profondità che lo rende nostro contemporaneo. Un personaggio che riflette su un mondo, ancora drammaticamente attuale, comandato da successo e false notizie e calunnie.
“Perché Falstaff oggi? – scrive Carlo Emilio Lerici nelle note di regia – perché oggi, più che mai, ci sentiamo tutti presi in giro da qualcuno. E Falstaff e la sua ‘armata Brancaleone’ rappresentano quello che noi siamo. Oggi è l’epoca dei “tutti gabbati” e alla fine ‘Allegri’ sono gli spiriti, ma ‘Tristi’ i risultati. Falstaff diventa così esempio di decadenza fisica e morale dell’uomo che resta stritolato dal suo stesso meccanismo misto di vanità e interessi personali. Ma l’uomo per Shakespeare, fatto della stessa materia di sogni, contraddizioni che si assommano, utopie che svaniscono, si rassegna, ma non muore. L’uomo esiste e resiste. E, nonostante tutto, resta al centro del Globo”.
Spettacolo in abbonamento, biglietti in vendita su Ciaotickets.com – presso punti vendita autorizzati – presso il botteghino in Piazza Pepe a Campobasso dal lunedì al venerdì ore 17-20 (sabato – domenica un’ora prima degli spettacoli del Teatro Savoia)
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