CAMPOBASSO – In riferimento alla Festa della Repubblica del 2 giugno Anpi Molise ha fatto un appello al rispetto di istituzioni e al senso di responsabilità. Si legge nella nota:
“Il 2 giugno del 1946 gli italiani vennero chiamati per la prima volta nella storia a votare. Mai prima di allora era stato possibile esercitare il diritto di voto per le donne e anche prima del ventennio fascista dall’Unità d’Italia al 1921, erano più gli esclusi che coloro che potevano partecipare alle votazioni.
Nel Referendum tra Monarchia e Repubblica, i cittadini scelsero di chiudere l’esperienza monarchica e avviarono la stagione repubblicana, eleggendo l’Assemblea Costituente che nel giro di 18 mesi approntò la Carta Costituzionale di cui ricorre quest’anno il 70° anniversario.
Quella pagina di storia, scritta il 2 giugno 1946 dopo gli anni della dittatura, la tragedia della guerra e la lotta di liberazione dal Nazifascismo, appartiene a tutti gli italiani, è la nostra carta d’identità e la pietra miliare della nostra democrazia.
Il 2 Giugno più del 25 Aprile ha unito la Patria ed accomunato i cittadini, salvo irriducibili ma esigue frange di monarchici, in una Festa Popolare dove stretti ai simboli del Tricolore e dell’Inno d’Italia, si esprime l’orgoglio del sentirsi parte della stessa Nazione e della medesima Comunità.
L’ANPI in queste ore tormentate, di divisioni istituzionali e di contorcimenti che mettono a rischio la tenuta del sistema democratico, richiama tutti ad abbassare i toni della polemica, a salvaguardare la credibilità della Presidenza della Repubblica e a difendere l’Italia e gli Italiani da tentativi di denigrazione, attacchi scomposti e invettive pericolose.
Prevalga il senso di responsabilità, non si alimenti ulteriormente il clima di odio e di contrapposizione tra fazioni, gruppi e movimenti, non si fomenti la rabbia con iniziative inopportune e con un linguaggio triviale. Il 2 Giugno resti la Festa della Repubblica Italiana, la carta d’identità di tutti. Non giova a nessuno macchiare la pietra miliare su cui poggia il nostro sistema istituzionale!”.