“Saluto Sua Eccellenza Reverendissima monsignor Giancarlo Bregantini, saluto don Luigi Di Nardo, parroco di San Giorgio e San Leonardo e i parroci che sono qui convenuti affinché questa festa sia ancora più sentita e partecipata e sempre più importante per Campobasso che con la santa messa e questa processione, oltre ad una serie di iniziative, onora il suo patrono. Saluto e ringrazio per la loro presenza tutte le autorità, le forze di polizia, il picchetto d’onore delle guardie giurate, anche loro sotto la tutela di San Giorgio. Grazie di cuore agli uomini del Mistero della Maddalena e al loro caposquadra Giovanni Madonna che portano a spalla la statua del Santo.
Rivolgo un cordiale saluto ai colleghi sindaci dei Comuni sangiorgesi e agli amministratori che in questo quinquennio hanno lavorato insieme a me per raggiungere i nostri obiettivi, molti dei quali sono già stati centrati. Gli altri, e sono tutti grandi progetti, li abbiamo avviati con determinazione e convinzione affinché qualcuno già nei prossimi mesi, e qualcun altro dal prossimo anno, possano diventare solide realtà andando a completare un programma di riqualificazione della città sempre in testa alla lista delle nostre priorità.
Abbiamo dato molta importanza alla squadra, cercando di adottare politiche condivise, favorendo l’ascolto, il confronto e il dialogo che credo siano i pilastri fondamentali su cui si regge una sana democrazia. Il nostro impegno dunque è stato sempre rivolto a migliorare la qualità della vita, a valorizzare ciò che abbiamo e le potenzialità su cui possiamo e dobbiamo scommettere con lo sguardo rivolto costantemente in avanti per creare una rete di servizi e di nuovi patrimoni che verranno utilizzati dalle generazioni future. Dare una veste più moderna a questo capoluogo è possibile solo se impariamo ad amarla realmente, solo se impariamo ad esserne più orgogliosi. E oggi, che festeggiamo il nostro patrono, credo sia proprio l’occasione giusta per lanciare buoni propositi dentro di noi con il fine di costruire, insieme, una città migliore.
In grado di offrire ancora più opportunità di crescita e puntuale formazione ai ragazzi, più opportunità per crearsi una famiglia, per poter costruire, in questo territorio il loro domani, per non essere costretti a partire per cercare altrove quello che qui non hanno trovato. San Giorgio che ha lottato contro il drago ci insegna a difenderci dai mali, soprattutto da quelli di oggi, con la nostra voglia di fare, con il nostro entusiasmo con il desiderio di farcela e di raggiungere le mete che ognuno di noi si è prefissato. Sono convinto che questo sia il modo migliore per omaggiare il nostro patrono, un santo valoroso da cui prendere esempio e in cui ritrovare quel coraggio per andare avanti e superare le difficoltà che si incontrano lungo il proprio cammino”.
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