Festival del Sarà di Termoli, il bilancio dell’edizione 2024

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festival del sarà 2024

Tommaso Pavoncello (ACC): “Transizione più lenta ma il processo di elettrificazione è inevitabile e anche intelligente”

TERMOLI – Al Festival del Sarà di Termoli, con la nona edizione che si è tenuta dal 19 al 21 luglio, l’intervento di Tommaso Pavoncello – Public Affairs & Communication Italy ACC, per fare il punto sulla Gigafactory di Termoli.

Il tema portante della nona edizione del Festival del Sarà è stato la parola intelligenza declinata nei suoi tre aspetti più significativi. Quindi: “Il Futuro dell’intelligenza. Naturale/Artificiale/Politica”

“Ci tenevamo ad essere qui al Festival. Sul tema della Gigafactory di Termoli si è scritto tanto, vogliamo fare chiarezza”, così Tommaso Pavoncello dal palco di Piazza Duomo sabato sera, intervistato da Antonello Barone, ideatore del Festival del Sarà, “abbiamo dovuto innanzitutto fare i conti con un rallentamento dell’elettrificazione, nonostante nell’ultimo anno abbiamo fatto molto. Da quando ci siamo visti l’anno scorso qui, ACC ha acquistato 74 ettari di terreno nell’area industriale di Termoli, ha avviato i lavori bonifica di questo terreno, ha iniziato i lavori di scavo, ha avviato i carotaggi per iniziare i lavori di costruzione dell’impianto costruttivo, eravamo pronti per avviare la costruzione a maggio, giugno”.

“Abbiamo dovuto fare i conti con il rallentamento della penetrazione dell’auto elettrica nel mercato, che gli automaker europei non si aspettavano – ha aggiunto Tommaso Pavoncello -. La mobilità elettrica in Europa non gode di quella salute che gli automaker si aspettavano. A questo i piani industriali di chi produce auto si adattano. Stellantis ha recentemente annunciato che produrrà più modelli ibridi anche sul territorio italiano, i motori di questi modelli ibridi verranno prodotti in parte anche nello stabilimento di Termoli di Stellantis. La manodopera che ACC doveva assumere e riconvertire e mettere a lavorare nella Gigafactory sarà inaspettatamente occupata a produrre motori a combustione. E questo è un dato di fatto che non riguarda solo Stellantis, è trasversale su tutti i produttori europei. E’ una realtà oggettiva a cui l’investimento di Termoli di ACC si è dovuto adattare”.

“Cosa stiamo facendo: stiamo da una parte posticipando l’avvio dei lavori di costruzione dell’impianto produttivo per accompagnare una transizione più lenta, dall’altra quello che i nostri azionisti che sono poi anche i nostri clienti automotive, Mercedes e Stellantis ci chiedono, è quello di investire su una nuova tecnologia, una nuova chimica che riduca il costo di questa batteria ed è proprio quello che stiamo facendo, utilizzando il tempo in più che ci dà questa transizione più lenta per ricercare e sviluppare batterie che costano significativamente di meno” sempre nella parole di Tommaso Pavoncello.

“Il messaggio che volevo lasciare è che posso capire che il ritardo possa generare qualche preoccupazione o qualche nervosismo, però io sono convinto che alla fine sarà per il bene della Gigafactory di Termoli. Perché se vedrà allocata la produzione di batterie con una tecnologia migliore, una tecnologia che ha più mercato, penso che per uno stabilimento produttivo che dovrà essere qui sul territorio quanto, 30, 40, 50 anni, è opportuno vedere le cose in una prospettiva di lungo termine, che è poi una prospettiva su cui un’azienda che deve investire miliardi di euro utilizza per prendere delle decisioni” ha aggiunto Tommaso Pavoncello.

Il Festival del Sarà si è chiuso domenica con la serata dedicata all’Intelligenza politica, con gli interventi di Massimiliano Panarari – Sociologo della Comunicazione, Università di Reggio Emilia e Modena, Filippo Sensi – Senatore Pd, Gilles Gressani – Direttore Le Grand Continent, Martina Cecchi – Giornalista RaiNews.

Nella stessa serata di sabato intervento di Alessio Butti – Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’innovazione tecnologica e transizione digitale: “E’ l’essere umano a guidare, orientare il progresso tecnologico. L’intelligenza umana ha ideato algoritmi che sono sempre più efficienti, adesso sta a noi metterli al servizio delle persone e delle imprese garantendo loro sicurezza e tutele. L’intelligenza umana è la sola forma di difesa efficace che abbiamo per impedire discriminazioni, per difendere le categorie fragili, per sostenere la ricerca e per garantire alle nostre imprese una competizione equa. Abbiamo presentato il primo disegno di legge nazionale al mondo sulla materia dell’intelligenza artificiale, lo abbiamo finanziato”.

E di Fabio Pressi – CEO E-Mobility A2A: “Le città sono al centro della transizione verso la mobilità elettrica, una tappa fondamentale del processo di decarbonizzazione che l’Italia e i Paesi europei sono chiamati a realizzare. A2A oggi è il terzo operatore nazionale nel settore e-mobility, con importanti investimenti previsti su tutto il territorio nazionale: il Festival del Sarà è stata un’importante occasione per presentare il modello di ricarica che abbiamo pensato per i centri urbani – commenta Fabio Pressi, CEO e Presidente di A2A E-Mobility -. Una soluzione innovativa, che tiene conto delle esigenze dei cittadini e dei vincoli architettonici, il progetto ‘City Plug’ è il primo in Italia e prevede la realizzazione di un’infrastruttura di ricarica diffusa e a bassa potenza. Queste colonnine sono una soluzione efficace per offrire un’alternativa a chi non ha a disposizione un box, senza sottrarre spazio alla sosta pubblica, sono alimentate con energia 100% green e il loro impatto sulla rete elettrica è minimo. Un modello che A2A mette a disposizione delle città italiane per supportarle nella loro evoluzione”.

Fra i momenti del festival, da ricordare il reel di lancio con Alec Ross e Antonello Barone che ha superato le 500 mila visualizzazione su IG. L’anteprima di 60 secondi dell’intervista che Alec Ross ha rilasciato ad Antonello Barone postata come reel di lancio del Festival su Instagram è diventata virale. Un minuto di puro ottimismo sul futuro dell’Italia e sulla capacità innata degli italiani di innovare.