CAPRACOTTA – Il consiglio comunale di Capracotta, preso atto che l’Unione Nazionale dei Comuni e degli Enti Montani (UNCEM) ha recentemente lanciato una campagna per promuovere gli acquisti nelle attività commerciali esistenti nei territori montani, con lo scopo di “far vivere la montagna”, si appella al Governo, al Parlamento e alla Giunta Regionale affinchè vengano individuate – a partire dalla Legge di bilancio 2020 – forme di fiscalità di vantaggio per i comuni montani, a cominciare da sgravi fiscali e da un minor carico burocratico per chi è titolare di un negozio o di un’attività artigianale, per chi avvia un’attività economica, per chi vuole potenziare una piccola impresa, per chi apre una partita iva, per i passaggi generazionali e le cessioni delle attività.
Inoltre, il consiglio comunale di Capracotta chiede che ai sensi dell’articolo 16 della vigente legge nazionale 97/1994 per le piccole e medie imprese e gli esercizi commerciali venga stabilita un’aliquota unica e fissa, progressiva a seconda dell’imponibile e del grado di marginalità del Comune dove sono ubicate; si chiede altresì di prevedere, ai sensi dell’art. 11 della Legge regionale n.15/2003, forme di esonero dalle imposte regionali sui combustibili da riscaldamento per le attività commerciali e artigianali ubicate nei comuni montani della Regione Molise e inviduare opportune “Zone a fiscalità di vantaggio”, ovvero le “ZESM – Zone economiche speciali montane”, nella legislazione nazionale da avviare in quelle aree dove i Comuni registrano un più alto grado di marginalità socio-economica, anche sulla base delle classificazioni redatte a livello nazionale dalla Strategia nazionale per le Aree interne.
E ancora, incentivare i centri multifunzionali, intesi come “negozi che vendono prodotti e allo stesso tempo svolgono servizi di interesse pubblico e di pubblica utilità”, d’intesa anche con le associazioni locali presenti nei piccoli Comuni. Tale opportunità è già consentita dalla legge nazionale 158/2017 sui piccoli Comuni, che individua i “centri multifunzionali nei quali concentrare la fornitura di una pluralità di servizi, in materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale, artigianale, turistica, commerciale, di comunicazione e sicurezza, nonché lo svolgimento di attività di volontariato e associazionismo culturale”.
Infine, per i lavori pubblici volti alla messa in sicurezza e alla tutela dei territori e alla prevenzione del dissesto idrogeologico, si riduca l’aliquota IVA al 4% e vengano rimodulate le aliquote IVA per le imprese che producono nel rispetto dei criteri minimi della sostenibilità ambientale e sociale, oggettivamente misurabili, anche per combattere il fenomeno del dumping sociale e ambientale.