TERMOLI – Concerto Forme della rassegna Termoli Musica 25, con il duo chitarristico formato da Mario Cosco e Ignazio Viola, domenica 2 marzo alle 18 presso l’Auditorium di Termoli. I due hanno condiviso, nel corso di un’attività musicale trentennale, molteplici esperienze, concertistiche, di vita e di insegnamento.
Entrambi diplomati al Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria sotto la guida del M° Guido Margaria, hanno poi concentrato il proprio interesse principalmente sulla musica cameristica con chitarra e in particolare, insieme ad Enrico Negro, nel progetto del Vivaldi Guitar Trio. Con questa formazione sono risultati vincitori di Concorsi nazionali ed internazionali e hanno svolto un’intensa attività concertistica, in Italia e in Europa, realizzando incisioni discografiche e revisioni per la pubblicazione a stampa di numerosi brani di autori contemporanei.
Il programma proposto in questo Concerto abbraccia vari secoli di musica, nella ricerca di un rapporto tra le varie forme musicali che queste epoche hanno espresso. La Sonata è forma antichissima che prevede, come la Suite, un’alternanza di movimenti dal carattere e dall’andamento differente.
Tradizionalmente (ma non necessariamente) tripartita, è qui proposta nella sua versione barocca come brano di apertura del concerto, con una composizione di Johann Paul Schiffelholtz dal carattere brillante e concertante, in origine scritta per uno strumento a corde simile al liuto chiamato gallichon. Anche il Tema con variazioni ha illustri antecedenti a partire dall’epoca barocca (si pensi alle celebri Variazioni Goldberg di J.S. Bach), ma ha protratto la sua fortuna anche in epoca classica e romantica. “Shades of Green”, ad opera dell’inglese John Duarte, eminente figura di chitarrista e compositore contemporaneo, è basato sulla continua elaborazione di un canto tradizionale irlandese, ”The Next Market Day”, che riflesso come in un prisma restituisce differenti gradazioni di umori e colori musicali. Il bresciano Franco Margola ha dedicato svariate composizioni alla chitarra, strumento che amava e che ben si confaceva al suo mondo musicale, delicato e raccolto.
Qui viene proposta la sua Sonata seconda per due chitarre, una sonata moderna, sempre tripartita, con un movimento centrale lento ed evocativo incastonato tra un primo tempo più rapido che si rifà agli stilemi del Ricercare e un finale dal carattere spensierato e brillante. Il “Tango, Milonga y Final” del chitarrista e compositore argentino Maximo Diego Pujol ben evidenzia come la struttura della Sonata sia ancora viva e presente nell’immaginario dei compositori coevi, quasi fosse una forma mentis dalla quale non è possibile prescindere quando si scrive musica. Qui i richiami al genere del Tango sono volutamente espliciti in tutti e tre i movimenti, che prevedono, dopo un primo tempo spigliato e cantabile, la comparsa di un secondo movimento più lento ed espressivo seguito da un finale incalzante ed esplosivo.
La “Truco Suite” che conclude il concerto, sempre ad opera di Pujol, è ricca anch’essa di effetti strumentali che restituiscono l’atmosfera e la magia di un immaginario musicale tanguero, Il “Truco” è un gioco di carte praticato in America latina, nel quale si fa largo uso di motti, segnali segreti e inganni. I titoli dei quattro movimenti in cui la Suite è divisa corrispondono alle quattro fasi del gioco; il brano si può quindi ascrivere al genere della musica a programma, cioè descrittiva, nella quale immagini e suggestioni extramusicali danno vita a composizioni che sono una personale rappresentazione musicale di quei soggetti, mediate dalla propria cifra stilistica.
PROGRAMMA
J.P. Schiffelholtz (1680-1758) Sonata I in re maggiore Allegro, Adagio, Presto
J. Duarte (1919-2004) Shades of Green Variations on an Irish Folk Tune
F. Margola (1908-1992) Sonata II per due chitarre Allegro, Adagio, Allegro
M.D. Pujol (1957) Tango, Milonga y Final Tango de Abril (Allegro moderato), Milonga de Junio (Andante), Final Feliz (Presto)
M.D. Pujol (1957) Truco Suite Primera (Allegro), Falta envido (Andante), Truco (Allegro), Vale cuatro (Pesante)