Il volume che parla di Cercemaggiore fra storia, arte e cultura popolare sarà illustrato il 23 marzo alla sala consiliare del Comune
CERCEMAGGIORE – “Frammenti cercesi. Cercemaggiore fra storia, arte e cultura popolare” è il titolo del volume di Stefano Vannozzi, stampato per il Comune di Cercemaggiore dalla Tipolitografia Fotolampo di Campobasso. Sarà presentato sabato 23 marzo 2019, nella Sala consiliare del municipio di Cercemaggiore (Palazzo Zurlo), alle ore 17.00. La manifestazione verrà aperta dal sindaco Vincenza Testa, che introdurrà le relazioni dell’autore e dello studioso torese Giovanni Mascia.
Il libro raccoglie sessantadue fra interventi, articoli e saggi storici pubblicati negli ultimi decenni sulla rivista cercese Millemetri, Il Bene Comune, ArcheoMolise e l’Almanacco del Molise. Completamente rivisti e aggiornati, essi raccontano la vita della comunità, del territorio e di alcuni suoi personaggi attraverso i secoli.
Le pagine, illustrate a colori, sono corredate da numerose foto d’epoca, scatti più recenti e disegni ricostruttivi realizzati dall’autore, restauratore di beni culturali dai molteplici interessi, che per quest’ultima impresa si è avvalso di una estesa ricerca archivistica fra Cercemaggiore, Campobasso, Benevento, Napoli e Lucera.
All’invito per la presentazione hanno prontamente aderito diverse personalità della cultura molisana, studiosi e appassionati. Riscontri positivi sono pervenuti anche dai cittadini. La pubblicazione, in edizione non commerciale, verrà distribuita gratuitamente ai presenti all’evento. Si prevede una successiva presentazione presso le scuole cittadine, in supporto a un progetto didattico sui centri storici, attivo nell’anno in corso. Le residue copie saranno utilizzate dal Comune per scambi culturali-istituzionali.
L’AUTORE STEFANO VANNOZZI
Stefano Vannozzi, restauratore di beni culturali, nasce a Roma il 17 novembre 1973 da padre con origini umbre (Monteleone di Spoleto) e madre molisana (Cercemaggiore). Studioso della storia antica e moderna, subisce il fascino di Roma e delle città d’arte ma soprattutto delle bellezze delle periferie e dei piccoli centri delle tre regioni di origine, sui quali punta la sua attenzione: Cercemaggiore e il Molise, Monteleone di Spoleto e la Valnerina, la Campagna Romana e alcuni quartieri dell’Urbe. Sono numerosi gli articoli, i saggi e i disegni (altra sua passione) pubblicati dal 1994 ad oggi in importanti riviste di settore e in volumi, nonché le opere monografiche realizzate per conto di associazioni, soggetti privati e istituzioni, tra le quali: La scuola dei balilla: vedere, ascoltare, leggere e giocare a Carpi nel ventennio (2001); Nomi e Cognomi. Le famiglie di Cercemaggiore nei secoli (2008); Un secolo di cartoline, attraverso la storia postale di Morcone (2008); Castelpagano nel contesto feudale tra Capitanata e Contado di Molise (2013); Ruscio in cartolina (2015); Morcone e il manoscritto di Andrea Delli Veneri (2016); Ferrovie Vicinali: Roma-Fiuggi-Frosinone e diramazioni (2017); Storia del Consorzio dei possidenti di Monteleone di Spoleto (2017). Interviene in convegni, lezioni e giornate di studio.
Dal 1996 al 2000 è collaboratore esterno del Servizio Tecnico per le Ricerche Antropologiche e Paleopatologiche del Ministero dei Beni Culturali. Dal 2009 al 2015 cura un blog personale (www.stefanovannozzi.wordpress.com), dove firma articoli di archeologia, genealogia, filatelia, numismatica, toponomastica, araldica e storia delle antiche linee ferroviarie e tranviarie, al fine di offrire spunti d’interesse molteplici a lettori e appassionati. Dal 2015 condivide i suoi studi sulla piattaforma www.academia.edu, utilizzata da ricercatori e studiosi di tutto il mondo. Dal 2016 è direttore dell’Archivio della Memoria di Ruscio (fraz. di Monteleone di Spoleto, PG). Nel novembre 2018 realizza per Poste Italiane il bozzetto dell’annullo filatelico dedicato dal Comune di Modena all’editore Angelo Fortunato Formiggini. Nell’intento di raccontare e mantenere viva la memoria dei luoghi e delle persone, è venuto costituendo nel corso degli anni una biblioteca, un archivio fotografico e una collezione di cartoline di tutto rispetto.