CAMPOBASSO – “Esprimiamo seria preoccupazione per il nodo problematico che nelle ultime settimane si è creato attorno allo stabilimento avicolo della Gam di Bojano”. Così l’arcivescovo di Campobasso-Bojano, Giancarlo Bregantini (foto), in una lettera-appello, scritta insieme ai parroci di Bojano, con cui sollecita interventi a sostegno dei lavoratori.
“È triste sapere che l’azienda Amadori rinuncia a investire quella somma feconda di ben 30 milioni per rinnovare il macello. Tanto più che il contributo pubblico, 40% dell’importo, aveva avuto il via libera dalla Commissione europea. Si tenga presente che la ripresa avrebbe portato a un reimpiego di un centinaio di lavoratori, in base all’accordo firmato a febbraio 2017. La ditta, però, si ritrova frenata per inadempienze gravi da parte del tessuto burocratico e politico del Molise. Come Chiesa locale pensiamo che la causa di questo sia la mancata attrattività degli investimenti per la ristrutturazione. A causa di lentezze tecniche e burocratiche, un vero dramma”.
Per il vescovo, dunque, “occorre intervenire con tavoli operativi capaci di risolvere i grovigli tecnici, finanziari e relazionali. Il rischio è che si possa arrivare a una sconfitta epocale per il Molise”. Dopo queste osservazioni, l’appello a Regione Molise, sindacati e magistratura “perché si adoperino saggiamente a non perdere questa occasione d’oro di riconversione dello stabilimento avicolo, in un territorio già ferito per il dissesto delle strade, lo spopolamento dei borghi e la disoccupazione giovanile. La Politica assuma la solerzia attiva, l’operatività sapiente. Non lasci indietro nessuno, ma persegua il bene comune”.