La visita è stata un messaggio chiaro e potente, amplificato dal carisma dei giocatori, che ha puntato a mostrare che ogni cane è un individuo, meritevole di affetto e di una casa.
“Siamo estremamente felici e soddisfatti della realizzazione di questo progetto al quale tenevamo molto”, hanno dichiarato Chiara Bibbò e Maria Cristina Severino, volontarie del canile. “Ringraziamo il Campobasso FC per averci permesso di dare vita a un’iniziativa unica. Ci auguriamo che il supporto della squadra possa aiutarci a trovare presto una casa per i nostri amici a quattro zampe. La sensibilizzazione è fondamentale: ancora troppi animali vivono in canile, ma meritano amore e accoglienza in famiglia”.
L’allenatore Piero Braglia ha sottolineato il valore educativo dello sport, affermando: “Siamo felici di essere qui. Uno dei principi fondamentali dello sport è il rispetto: per l’avversario, per le regole, per la vita. Oggi vogliamo dare voce ai diritti degli animali, troppo spesso trascurati”.
Il mister ha poi lodato le volontarie per l’eccellente cura della struttura e degli animali, concludendo il suo intervento con un accorato appello a favorire l’adozione degli amici a quattro zampe. Un gol fuori dal campo, ma dritto nell’anima, per dimostrare che il calcio non è solo sport: è anche uno strumento per costruire una comunità più rispettosa e solidale. E chissà che, grazie a questa iniziativa, molti di quei cuccioli non trovino presto una nuova casa e una nuova vita.
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